Dopo un servizio fotografico di prima mattina presso la Basílica de la Sagrada Família, uno degli elementi più iconici della splendida città di Barcellona, i quattro timonieri che disputeranno la 37a America's Cup hanno affrontato la conferenza stampa sotto i riflettori dei media di tutto il mondo.

Ian Roman / America's Cup

Peter Burling e Nathan Outteridge hanno rappresentato il Defender, Emirates Team New Zealand, mentre per INEOS Britannia, il Challenger of Record, sono saliti sul palco Sir Ben Ainslie e Dylan Fletcher.

Durante la conferenza stampa è stato effettuato il lancio della monetina per decidere i punti di partenza e, avendo Emirates Team New Zealand vinto il sorteggio, partirà dall'ingresso del porto.

Ian Roman / America's Cup

La Conferenza Stampa è iniziata con l'ingresso in sala del Trofeo dell'America's Cup, vecchio di 173 anni, da parte di Ng?ti Wh?tua ?r?kei, seguito da un'emozionante Haka per lanciare la sfida a INEOS Britannia per la disputa della 37a America's Cup Louis Vuitton.

Ian Roman / America's Cup

Peter Burling, skipper di Emirates Team New Zealand, ha sintetizzato il senso di eccitazione e tensione che sta crescendo, dicendo: “È un momento incredibilmente speciale ed emozionante, e non vediamo l'ora di scendere in acqua e iniziare le regate domani.

“Credo che l'intrigo dell'America's Cup consista nel fatto che non si sa nulla fino a quando non ci si schiera per la prima partenza, ma siamo molto soddisfatti del pacchetto che abbiamo messo insieme - e sono sicuro che gli inglesi saranno molto soddisfatti del pacchetto che hanno messo insieme. Due barche dall'aspetto diverso, ma che probabilmente andranno a velocità ragionevolmente simili e che daranno vita a una competizione fantastica”.

Ricardo Pinto / America's Cup

Sir Ben Ainslie, skipper di INEOS Britannia, ha contestualizzato il significato del raggiungimento della finale, non solo per il team, ma anche per lo sport britannico: “È un momento di grande orgoglio per noi britannici, che abbiamo un patrimonio sportivo e marittimo molto fiero, e l'America's Cup è l'unica cosa che è sempre mancata nella nostra bacheca dei trofei.

“Si tratta quindi di un'opportunità incredibile per la nostra squadra, ma allo stesso tempo ci troveremo di fronte a dei Defender incredibili, che puntano alla terza vittoria consecutiva, e sappiamo che questa è la sfida definitiva. In un certo senso, per noi non c'è nulla da perdere e tutto da guadagnare, quindi siamo pronti ed entusiasti per quello che ci aspetta”.

Ainslie ha proseguito: “Sono stato molto fortunato a vincere la Coppa in passato, ma non con la Gran Bretagna. Ma non si tratta di me, bensì del team. Sappiamo che l'America's Cup è il gioco di squadra per eccellenza ed è questo che ci motiva come organizzazione. Sono dieci anni che abbiamo la missione di arrivare in finale e questa è una grande opportunità: ce la metteremo tutta”.

Ian Roman / America's Cup

Guardando alla regata, Nathan Outteridge ha commentato la scelta di dare importanza al pre-start e alla pulizia della linea di partenza: “Come tutti hanno potuto constatare, la Louis Vuitton Cup Final è stata un grande evento e abbiamo assistito a battaglie straordinarie sia nel pre-partenza sia sul campo di regata.

“Abbiamo osservato molto da vicino quello che Ben, Dylan e il team hanno fatto, cercando di studiare le loro mosse e contromosse e sono sicuro che anche loro cercheranno di indovinare cosa faremo domani. Penso che quanto abbiamo visto in regata è che queste barche sono incredibilmente vicine in termini di prestazioni e la partenza sarà davvero cruciale ed entrambi i team si impegneranno molto nell'esecuzione della partenza. Non vedo l'ora di vedere cosa succederà domani”.

Ricardo Pinto / America's Cup

In vista della 37a edizione della Louis Vuitton America's Cup, sono tante le domande e le ipotesi che non trovano risposta. Nelle precedenti edizioni dell'America's Cup si diceva che il momento in cui le due barche si allineavano sulla linea di partenza era il momento in cui “si sapeva” chi avrebbe vinto.

In questo Louis Vuitton 37th America's Cup Match, quasi certamente non sarà così e con entrambi i team in grado di cambiare modalità per adattarsi alle condizioni e alla navigazione degli avversari, questa è una serie che molto difficilmente vedrà un vincitore assoluto.

Analizziamo i punti di forza e di debolezza di entrambe le squadre:

Emirates Team New Zealand
La parola “team” in Emirates Team New Zealand è potente ed emblematica di una delle migliori organizzazioni dello sport mondiale, dove tutti i membri di questo team dalla struttura piatta portano con orgoglio la felce neozelandese e il logo del team.

Ricardo Pinto / America's Cup

Se abbiamo già visto il loro yacht Taihoro a pieno ritmo di gara, è la domanda a cui si risponderà sabato. La risposta è quasi certamente “no”, ma hanno vinto la Regata Preliminare e sono stati in testa alla classifica al termine di due Round Robin della Louis Vuitton Cup prima di uscirne.

È difficile trovare delle falle nell'armatura del Defender, ma la partenza si è dimostrata un punto debole ed è qui che i britannici cercheranno di capitalizzare e di imporre un vantaggio iniziale, insieme agli angoli di VMG sottovento che potrebbero essere sfruttati anche da Britannia.

Il lato positivo è che Emirates Team New Zealand ha dimostrato in modo ineguagliabile la capacità di correre in testa quando è in vantaggio e di chiudere le regate praticamente senza errori tattici o di posizione. Battere i Kiwi è un'impresa straordinaria, ma i britannici sperano che la serie combattuta con Luna Rossa Prada Pirelli nella Louis Vuitton Cup li renda più in forma fin dall'inizio. Tuttavia, Emirates Team New Zealand rimane il favorito per la conquista della Louis Vuitton 37a America's Cup.

INEOS Britannia

Il team che ha mostrato notevoli miglioramenti nel corso della Louis Vuitton Cup arriva a questo match fiducioso, avendo vinto le ultime tre regate contro una veloce Luna Rossa Prada Pirelli.

Ian Roman / America's Cup

Il modo in cui hanno vinto è importante quanto il fatto di aver vinto, e gli inglesi cercheranno di guadagnare velocità lungo tutto il percorso. Dopo la vittoria della Louis Vuitton Cup, Bleddyn Mon - ingegnere meccanico di professione e trimmer a bordo di Britannia - ha dichiarato che il team ha ancora “qualche asso nella manica” e ne avrà sicuramente bisogno per battere i Kiwi nel Match.

Come sfida all'insegna della tecnologia, INEOS Britannia ha la potenza di calcolo e il supporto del Mercedes F1 Team - abbastanza potente per affrontare chiunque - e la coppia di timonieri Ben Ainslie e Dylan Fletcher ha cinque medaglie d'oro e una d'argento alle Olimpiadi.

L'aspetto negativo è che nelle gare precedenti sono stati inclini a commettere errori non forzati, penalità al limite e partenze ritardate - tutte cose che sarebbero state punite duramente da Emirates Team New Zealand - e che, sebbene molte delle chiamate alle vele nella finale della Louis Vuitton Cup siano state azzeccate, in alcune occasioni hanno anche preso decisioni sbagliate sulla scelta delle vele.

Ricardo Pinto / America's Cup

È la prima volta in 60 anni che la Gran Bretagna partecipa a una regata di America's Cup e, come dice il team, si tratta della “sfida della vita” per cercare di riportare il trofeo nella club house del Royal Yacht Squadron di Cowes, ma tutto è possibile in questo torneo così imprevedibile.

Le regate della Louis Vuitton 37a America's Cup iniziano domani, sabato 12 ottobre, con due prove in programma a partire dalle 14.00 CET. Le previsioni indicano aria più leggera per il fine settimana, che metterà a dura prova le prestazioni dei due team, ma che darà vita a uno spettacolo affascinante nelle acque al largo di Barcellona.

Per gli appassionati di vela di tutto il mondo, l'evento più importante del calendario velico è arrivato. La 37a America's Cup Louis Vuitton si preannuncia come un classico e chi si aggiudicherà la vittoria solleverà il più antico trofeo degli sport internazionali.

Ricardo Pinto / America's Cup

Il Marchese di Anglesey, il grande eroe della battaglia di Waterloo, che acquistò il trofeo nel 1848 prima di donarlo al Royal Yacht Squadron per una regata intorno all'Isola di Wight nel 1851, senza dubbio approverebbe pienamente ciò che l'allora “RYS Challenge Cup” è diventata e ciò che stiamo per vedere svolgersi sulle acque cristalline di Barcellona circa 173 anni dopo. Che la “battaglia di Barcellona” abbia inizio.

(Magnus Wheatley)

www.americascup.com

Teasto e foto dal sito ufficiale - Traduzione #nauticareport