Mediterraneo: proteggere il 30% per salvarlo tutto!
Rigenerare la biodiversità

Rigenerare la biodiversità
Solo il 9,68% del Mediterraneo è formalmente tutelato da aree di conservazione marina, ma solo l’1,27% è effettivamente protetto.
Il report del WWF “30 per 30: Possibili scenari per rigenerare la biodiversità e gli stock ittici nel Mediterraneo” (scarica QUI il socumento) indica gli scenari per migliorare la conservazione nel Mediterraneo, analizzando i benefici che ne potrebbero derivare.
Una tartaruga Caretta caretta nuota nel Mediterraneo. © Michel Gunther/ WWF
Partendo dalla pesca: gli stock ittici del Mediterraneo, inclusi quelli di grande valore commerciale di nasello e cernia, potrebbero rigenerarsi se almeno il 30% del mare venisse protetto efficacemente. L’interruzione della pesca insostenibile e della pesca illegale porterebbe alla biodiversità marina e alle popolazioni ittiche.
Il report conferma che la protezione efficace di specifiche aree, fino a raggiungere il 30% del Mediterraneo, unita alla gestione sostenibile delle attività economiche nella restante parte del bacino, garantirebbe l’aumento degli stock ittici commerciali e una ripresa significativa dell’intero ecosistema marino.
© Isaac VEGA/WWF
Marina Gomei, del WWF Mediterranean Marine Initiative, ha dichiarato: «Oggi abbiamo la prova scientifica che la protezione di aree chiave del Mediterraneo è un modo efficace per ricostituire gli stock ittici più importanti e fermare la drammatica perdita di specie e habitat che sta minacciando il nostro mare».
Più di 50 Paesi, inclusa l’Italia, hanno già chiesto un impegno per proteggere il 30% del Pianeta entro il 2030. Questo impegno dovrebbe poi essere applicato dai Paesi Mediterranei nel Piano regionale per la biodiversità da adottare a dicembre, alla 22° Conferenza delle Parti della Convenzione di Barcellona. A tal fine, il WWF chiedea tutti i governi Mediterranei di sviluppare tempestivamente dei piani di azione regionali e nazionali più ambiziosi per fornire una protezione adeguata al Mar Mediterraneo.
Italia al centro della strategia di conservazione del Mediterraneo
L’Italia è una delle nazioni con la maggiore responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi nel Mediterraneo, perché le sue coste sono lambite da 3 delle aree che, se protette, potrebbero fornire i maggiori benefici di conservazione: Mediterraneo nord-occidentale, Canale di Sicilia e Mare Adriatico.
Il WWF chiede che l’Italia dimostri l’impegno preso con 4 azioni concrete immediate, volte in primo luogo ad aumentare l’efficacia di gestione delle aree marine protette esistenti.
Il WWF e altre organizzaioni chiedono un network efficace di Aree Marine Protette (AMP) e di altre misure efficaci per la conservazione basate sulla protezione dello spazio marino e per un’efficace conservazione della biodiversità
Lo studio è stato condotto in collaborazione con i ricercatori del CNRS-CRIOBE Francese, l’Ecopath International Initiative e l’ICM-CSIC Spagnolo.
Tratto da rivistanatura.com
In copertina Un uccello e un tonno a caccia nel Mediterraneo. © Frédéric Bassemayousse/ WWF-Mediterranean
© Copyright 2011-2023 - Nautica Report - Reg. Tribunale di Roma n.314 - 27-12-2013 - Editore Carlo Alessandrelli - Un marchio Wave Promotion srls - P.Iva: 12411241008
Ti Potrebbe Interessare Anche
The Ocean Race: Genova vara il “Learning Program” oltre 10.000 ragazzi coinvolti...
The Ocean Race non è solo una straordinaria sfida sportiva. E’ un importante volano per la diffusione di una cultura della sostenibilità...
Genova protagonista a Cape Town: turismo, cultura, enogastronomia e sport in vetrina...
A Cape Town intanto Genova è in vetrina grazie al Pavilion che ospita una fitta serie di incontri per promuovere il capoluogo e la Liguria all’interno...
Energia pulita dalle correnti di marea
Il crescente interesse mostrato internazionalmente verso l’inesauribile fonte di energia rappresentata dalle correnti marine e fluviali che nel passato...
Sanlorenzo al Boot con i suoi progetti di sostenibilità
Il 2023 di Sanlorenzo, che ha meritato il riconoscimento Sustainability Excellence Award 2022, prende il via come Project...
More Speed Less Plastic, una nuova iniziativa di sostenibilità con Team Denmark...
One Ocean Foundation è pronta a lanciare More Speed Less Plastic, una nuova iniziativa in partnership con Denmark SailGP Team presented by Rockwool. Dopo...
Aral il lago che non c’è più
I cambiamenti climatici dispensano da qualche tempo disastri in giro per il mondo. Malgrado ciò ancora molti negano il contributo umano a queste...
Il cambiamento climatico fa sparire i granchi, l’Alaska ne vieta la pesca
Si alzano le temperature globali e tremano le popolazioni delle isole più remote, si preoccupano quelle costiere e inizia lo sterminio da...
Accordo tra Navigo e RINA per gli assessment ESG alla Supply Chain verso una economia...
Per le imprese della nautica vantaggi su gestione dei processi, riduzione dei budget, aumento delle risorse a disposizione NAVIGO, centro servizi...
Si è tenuto a Genova il secondo Innovation Workshop del ''Genova Process'' verso...
Nuova tappa nel capoluogo ligure per il “Genova Process”, il percorso di innovation workshop organizzati da The Ocean Race in collaborazione...