Nel capoluogo veneto, dal 15 al 17 ottobre, si tiene la World Marinas Conference 2025, principale appuntamento internazionale dedicato al futuro dei porti turistici. Alla manifestazione partecipa Simone Morelli, patron del Marina di Cala dei Sardi e CEO di NSS Charter, che rappresenta una delle eccellenze mediterranee.

La conferenza, nota anche come IWMC (World Marinas Conference), è un appuntamento specializzato che si svolge circa ogni due anni in una sede diversa nel mondo. Dal 1993 l’evento ha toccato Europa, Stati Uniti, Australia e Asia, offrendo uno sguardo ampio su longevità, sostenibilità e successo della comunità internazionale dei marina. In questo contesto, la partecipazione di Morelli viene interpretata come attestazione del CALA DEI SARDI quale modello di eccellenza mediterranea per la sua filosofia green e per l’approccio innovativo alla gestione degli approdi turistici.

Situato nel comune di Olbia, nel Golfo di Cugnana, il CALA DEI SARDI è oggi considerato uno dei marina più sostenibili del Mediterraneo. L’approdo rappresenta un esempio di ecocompatibilità, realizzato con pontili galleggianti a basso impatto ambientale e dotato di tecnologie che preservano la qualità delle acque e l’equilibrio dell’ecosistema marino, tanto da ricevere, dal 2023 ad oggi, il prestigioso Blue Marina Awards. Ma il valore del progetto va oltre la sostenibilità: grazie all’impegno e alla visione di Morelli, Cala dei Sardi è diventato una porta d’accesso al territorio, capace di generare un importante indotto per la filiera della nautica turistica e di creare occupazione qualificata nel nord-est della Sardegna.

«Partecipare alla World Marina Conference – sottolinea Simone Morelli – significa portare l’esperienza di Cala dei Sardi come esempio concreto di quanto la nautica, il charter e il diporto possano essere motore di crescita sostenibile, innovazione e valorizzazione del territorio. Come gruppo crediamo in una Sardegna che investe sulla qualità e sull’accoglienza, creando professionalità e opportunità di lavoro durature.»