Ostia Antica, una piccola Roma
di Giulio Galassi

di Giulio Galassi
Ostia trae il suo nome daOstium, la bocca, cioè la foce del fiume.
E' qui, infatti, che un tempo ilTevereterminava il suo corso prima di sfociare nel marTirreno, un tempo molto più vicino.
Il parco archeologico di Ostia Antica è uno dei siti archeologici meglio preservati dell'antica Roma, con 50 ettari di costruzioni.
Parco archeologico di Ostia Antica - Foto di KarinKarin da Pixabay
Le fonti riportano che Ostia fu fondata dal re Anco Marzio nel VII sec. a.C.; reperti di materiali dell'età del bronzo recente (XIII-X sec. a.c.) nel territorio di Ostia e Acilia (antica Ficana), testimoniano come la foce del Tevere fosse abitata sin dai tempi remoti.
Ostia fu fondata come colonia militare per il controllo della costa, con un porto fluviale, il Portus Urbis, da cui, fin dal II sec. a.C., dipendeva l’approvvigionamento di grano per l’Urbe. I primi insediamenti del IV sec. ebbero luogo sullo sbocco del Tevere.
Nacque dunque come Castrum, un insediamento fortificato delimitato da un perimetro quadrangolare edificato in blocchi di tufo.
Ostia Antica - Foto di Gini George da Pixabay
Dopo la fondazione della cinta muraria, progettata da Cicerone, la città fu riorganizzata con un piano urbanistico, controllato dagli Imperatori per le distribuzioni alimentari alla plebe senza cui si sarebbe rotto l'equilibrio della città.
Si sviluppò infatti in età imperiale come Porta del Tevere, per molti secoli via di comunicazione primaria, e porta del Tirreno, per cui centro commerciale portuale, importante soprattutto per l'approvvigionamento del grano nell'Urbe. Dalla metà del I sec. a.c., divenuta colonia romana, Ostia ebbe un grande sviluppo economico, commerciale e demografico.
Come raccordo tra importantissime vie di comunicazione (Tevere e Tirreno) con Roma, Ostia fu una città cosmopolita, con razze e culture differenti. I suoi abitanti erano, a seconda della professione, raggruppati in corporazioni, con lingue e religioni differenti, come si vede dai templi dedicati oltre alle divinità locali, a Mitra persiana, a Cibele frigia, a Iside egiziana, e a una Sinagoga ebraica.
Ostia Antica - Foto di neufal54 da Pixabay
Ad essa accorse gente in cerca di fortuna e soprattutto liberti. La vicinanza a Roma fece di Ostia un importante centro di commercio e approvvigionamento per la capitale, ampliandola con un foro, un acquedotto e un teatro.
Ostia raggiunse i 100.000 abitanti, ma declinò con la crisi del III secolo.
Ebbe una ripresa nel IV sec. come sede residenziale, mentre le attività commerciali e amministrative si erano spostate nella città di Porto, ma decadde ancora in seguito.
Ostia Antica - Affresco
Dal porto di Ostia passava di tutto, dal grano che nutriva tutta Roma ai cammelli e agli elefanti per gli spettacoli circensi.
La città era una "Roma in piccolo", ma mentre della capitale sono ancora visibili quasi soltanto i resti monumentali, qui sono rimaste le case, le taverne, le latrine e persino le pubblicità come i mosaici del piazzale delle Corporazioni.
Già Giulio Cesare voleva creare un nuovo porto vicino Roma ma non ne ebbe il tempo. A causa dell'aumento del traffico commerciale che rendeva insufficiente la capacità della foce del Tevere, l'imperatore Claudio, fece costruire a partire dal 42 d.C. un nuovo porto a circa 3 km a nord di Ostia, collegato al Tevere da un canale, terminato nel 46, il canale di Fiumicino, con la formazione dell'Isola Sacra.
Il canale di Fiumicno parte dal Tevere a destra nella foto
Il Porto fu terminato da Nerone, nel 64-66, ma era già attivo nel 62 d.c.
Il nuovo porto fu creato nei pressi dell'attuale aeroporto internazionale di Fiumicino, partendo da un bacino artificiale di 90 ettari di superficie, costruito su una laguna con un cordone sabbioso che costituiva una protezione naturale. L'entrata del bacino fu sbarrata da un'immensa diga di 758 mt. di lunghezza e 3 di larghezza, lasciando un'entrata di 206 mt., tra la diga ed un molo lungo 600 mt. e largo 12 mt., il monte Giulio, situato a nord-est sulla terra ferma.
Furono creati attracchi sui due bracci del porto per più di cento ettari, per gli scambi e lo stoccaggio delle merci. All'estremità della grande diga fu eretto un faro, simile a quello del porto di Alessandria, utilizzando come fondazione la nave usata dall'imperatore Caligola per portare dall'Egitto l'obelisco che attualmente si trova in Vaticano.
Ostia Antica - Mosaico raffigurante il faro del nuovo porto
La nave fu riempita di pietre, quindi affondata facendo affiorare un isolotto artificiale. Sembra che i monumentali lavori richiesero 30.000 operai e 1000 paia di buoi durante 20 anni.
Il nuovo porto non riparava abbastanza dalle tempeste, infatti nel 62, prima quindi che i lavori fossero portati a compimento, una tempesta affondò 200 navi. Per questo motivo l'imperatore Traiano fece costruire da Apollodoro di Damasco un nuovo porto, di forma esagonale, oggi detto appunto Porto di Traiano, più funzionale e arretrato rispetto a quello di Claudio, e che abbiamo già descritto in un precedente articolo.
Ostia fu quindi il centro di smistamento dei beni commerciali diretti a Roma, e la città crebbe in ricchezza e prestigio, fino a toccare il culmine con la ristrutturazione urbanistica di Adriano, quando contava oltre 100.000 abitanti.
Ostia Antica - Foto di adamtepl da Pixabay
Dopo l'autonomia amministrativa concessa da Costantino, Ostia iniziò il suo declino, contemporaneo alla rovina di Roma, subì le incursioni dei Visigoti di Alarico e dopo un momentaneo risveglio sotto il regno di Teodorico, le sorti negative di Roma e le incursioni barbariche portarono al suo abbandono.
Purtroppo a causa dell’insabbiamento delle acque del fiume Tevere, che ne compromisero la navigabilità, e delle invasioni barbariche ci fu un abbandono della costa.
La piena del 1557 ne determinò la decadenza definitiva, cambiando il corso del Tevere, che da quel momento si è incurvato verso nord, spostando il corso di circa 2 Km, ma preservandone però, per nostra fortuna, i resti interrati dal fango.
Ostia Antica - Foto di neufal54 da Pixabay
Gli scavi di Ostia Antica inziarono nei primi del 1800, sotto Pio VII, e sotto Pio IX e nel 1909, con il Vaglieri prima e Paribeni e Calza poi, furono condotti con un certo metodo. Ma i reperti rinvenuti furno venduti all'estero o acquisiti dai Musei Vaticani.
Dopo l’Unità d’Italia erano stati riportati in luce circa 34 ettari. Tuttavia la gran parte dell’opera ha avuto luogo nell’ultimo dopoguerra. Oggi si scava ancora, e l'antica Ostia riserva ancora sorprese.
Dopo Pompei è ancora oggi il miglior esempio di città di epoca Romana giunto fino a noi.
www.ostiaantica.beniculturali.it
Giulio Galassi
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