La rotta proibita
di Tealdo Tealdi - Foto Heinrich Heidersberger

di Tealdo Tealdi - Foto Heinrich Heidersberger
New York - Cuba - Il famoso fotografo tedesco Heinrich Heidersberger ha lavorato sulla nave da crociera nel 1954.
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Foto: Ms Atlantic della compagnia di navigazione italo-americana Home Lines in arrivo a New York |
Ha fatto migliaia di scatti ai turisti americani che salpavano da New York diretti a L’Avana. Da lì a poco l’isola sarebbe stata soggetta a embargo.
Un documento unico di un mondo scomparso per sempre. la rotta proibita Ms-Atlantic.
Nel 2001 il fotografo Heinrich Heidersberger, allora 95 enne, rivide per la prima volta, dopo 47 anni, le 250 diapositive che aveva scattato durante il suo viaggio a bordo della MS Atlantic da New York a Cuba.
Queste immagini rappresentavano solamente lo 0,8% dell’archivio di questo famoso fotografo tedesco noto per i suoi scatti commerciali realizzati per gli architetti della “Brunswick School” e per le aziende come Krupp, vetro Jena o calcolatrici Brunsviga.della compagnia di navigazione italo-americana Home Lines in arrivo a New York.
Heidersberger aveva accettato l’incarico di fotografo di bordo nel 1954, durante il periodo di massimo splendore della sua fotografia, per l’insistenza di un amico e collega italiano con il quale aveva lavorato durante la seconda guerra mondiale.
Lo aveva indotto a salire a bordo un po’ per il piacere della crociera, un po’ per indurlo a insegnargli l’arte allora nuova della fotografia a colori.
Foto: i bagagli dei passeggeri. Il cavallo a dondolo era allora un regalo di grande pregio.
Quelle diapositive rappresentano oggi la testimonianza di un modo di fare crociera che ancora non aveva il sapore del turismo organizzato, e di un viaggio su una rotta di lì a poco tabù (quella che univa New York a L’Avana e portava migliaia di americani a Cuba).
Heidersberger allora non ancora 50enne, parte con il suo amico da Southampton sulla Ms Atlantic, della compagnia di navigazione italo-americana Home Lines, adibita un tempo al viaggio di molti emigranti dall’Europa al Quebec in Canada.
La nave era relativamente semplice, non molto elegante e poco costosa, varata nel 1927 come Malolo vom Stapel, rinominata Matsonia nel 1937 e MS Atlantic nel 1948, ceduta nel 1954 alla National Hellenic American Line come Regina Frederica e demolita nel 1978 in Grecia. New York affascinò subito Henrich, con lo spettacolo insolito e suggestivo dei grattacieli.
Foto: lo sky line con l’Empire State Building. Costruito nel 1931, è stato, fino al 1973, il grattacielo più alto al mondo.
Era una città viva e efficiente non invasa dalle macerie di cui era coperta la Germania. “Arrivando via mare a New York, la visione colpisce molto. Broadway non era poi così lontana dal porto e vi sono andato diverse volte, ma non ho potuto fotografare tutto quello che volevo, perché non avevo molto tempo e, col senno di poi, avrei dovuto registrare ulteriori dettagli, ma il tempo passava molto velocemente”.
Dalla Grande Mela l’Atlantic ripartì alla volta di Cuba.
Heidersberger finì dunque per documentare non solo i luoghi visitati, ma la vita di bordo, i divertimenti semplici dei viaggiatori, i loro passatempi, lo stupore nei loro occhi a contatto con il mondo colorato del Caribe e la vivacità dell’Avana.
Per fortuna parlava bene l’inglese, perché il suo “Studio Cinque”, nella Braunschweig era frequentato principalmente da una clientela di lingua inglese e aveva avuto già contatti con gli americani anni prima, durante un suo soggiorno a Parigi.
Sulla Atlantic passava le notti a sviluppare le pellicole che aveva esposto il giorno prima e il compito non era facile, se si considera che le diapositive richiedono un processo di sviluppo molto preciso e stabile: bastano pochi decimi di grado Celsius di scarto nei bagni di sviluppo per cambiare il risultato.
“Non ho avuto la minima difficoltà e ancora oggi mi stupisco, le sviluppavo a mano in cucina, le asciugavo in un forno e le presentavo la sera stessa”, ha raccontato una volta messo di nuovo di fronte a quel suo lavoro così a lungo dimenticato.
Foto: I divertimenti e i giochi sul ponte della Atlantic erano più o meno gli stessi di oggi. Le immagini, dopo 50 anni, sono ancora di ottimo livello. Sviluppate durante la notte, le stampe venivano poi offerte ai turisti il giorno successivo per 1 dollaro.
Nonostante fossero passati 50 anni, il loro stato era sorprendentemente buono. “Parte del divertimento era mostrare le diapositive e ogni sera, dopo cena, si faceva la proiezione e chi voleva poteva acquistare la sua per un dollaro”.
A Heidersberger avevano dato una cabina appena sopra la linea di galleggiamento.
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Foto: L’arrivo all’Avana in quegli anni dava ai turisti una sensazione di rischiosa avventura, avvolta in un’atmosfera di piaceri proibiti. |
“Sulla nave la mia cabina era abbastanza primitiva e solo 12 mm di acciaio mi separavano dall’Atlantico.
Attraverso l’oblò potevo vedere l’acqua salire e scendere verso il basso, ma non ho mai sofferto di mal di mare, nemmeno un giorno”, ha dichiarato. “Tutto sommato è stato molto divertente”.
Le immagini di Heidersberger rappresentano più che un documento curioso e intrigante di come fosse la vita a bordo di una nave da crociera agli inizi degli anni Cinquanta.
Noi Europei infatti tendiamo a dimenticare che per gli americani Cuba è diventata off limits dopo la rivoluzione astrista del 1959. Questa crociera dunque fu una delle ultime, e documenta un tempo in cui l’isola rappresentava una delle mete più gettonate dalla clientela statunitense, un po’ come succede agli europei per le Baleari.
Con l’embargo decretato dal presidente John Kennedy nei primissimi anni ‘60, Cuba e la sua vivace capitale, L’Avana, uscirono dalla geografia turistica americana. (Guarda anche la Grande fuga da Cuba)
Foto: Heidersberger prese parte ad escursioni a terra.
Foto: Per i turisti una passeggiata sul lungomare del Malecon è d’obbligo e l’artigianato locale un’attrazione irresistibile.
Da allora non ci sono stati più voli diretti ed è tecnicamente illegale per i cittadini statunitensi spendere denaro sull’isola, perché sarebbe considerato un aiuto al nemico. Heidersberger prese parte ad escursioni a terra con i compagni di viaggio e per lui, che veniva da una nazione così duramente colpita dalla guerra, L’Avana rappresentò un’avventura esotica e una visita eccitante.
Foto: L’abbigliamento maschile è molto cambiato da allora, ma certi comportamenti no e le jineteras erano anche allora pronte a far valere il loro fascino.
“Mentre la nave era ancorata, siamo scesi a cena, raggiungendo la terra ferma con una piccola imbarcazione e da lì abbiamo preso un taxi per L’Avana”, racconta. “Il tassista ci ha portato in un night club, con spettacolo dal vivo. Era molto emozionante."
Foto: Alcune di queste auto sono tuttora circolanti sul lungomare dell’Avana.
Ora che Heinrich è mancato, poco dopo aver compiuto 100 anni, nel 2006, la sua memoria è ancora viva. Le sue foto del tempo in cui Cuba non era una meta proibita agli americani e le navi da crociera non erano città naviganti complete di teatri, palazzi del ghiaccio e palestre di roccia, sono state di recente esposte alla Kunstgut Gallery ad Amburgo in una mostra dal titolo Ms Atlantic, New York-Cuba.
Foto: Ms Atlantic era relativamente elegante e poco costosa. Varata nel 1927 fu ceduta nel 1954 alla National Hellenic American Line come Regina Frederica e demolita nel 1978 in Grecia.
Di Tealdo Tealdi
Articolo apparso sul n. 67 agosto/settembre 2011 di “Arte Navale” e qui pubblicato p. g. c. dell’autore.
Foto di Heinrich Heidersberger
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