Joan Blaeu (1598-1672). La grande mappa del mondo
di Fabrizio Fattori

di Fabrizio Fattori
“Vi presento una nuova mappa della terra onnicomprensiva e migliorata rispetto a quanto visto sino ad ora. Ho fatto tutti i possibili sforzi per individuare la vera localizzazione dei luoghi e per disegnare questa mappa ho assunto i migliori incisori. Ciò sarà di grande aiuto per tutti coloro che non hanno ancora una sufficiente conoscenza geografica”
Queste parole accompagnano la presentazione della grande mappa del mondo, prodotta da Joan Blaeu nel 1648 da considerarsi tra le più precise dell’epoca.
Tale lavoro viene realizzato al margine delle molteplici attività editoriali che la casa editrice, facente capo alla famiglia Blaeu, produsse nel corso di due generazioni.
Nel 1638 i due fratelli rilevano la gestione dal padre Willem Jansz e Joan diviene, subentrandogli, il cartografo ufficiale della Compagnia Olandese delle Indie Orientali. L’officina tipografica era situata in prossimità del porto di Amsterdam (oggi il Damrak) naturale luogo di incontri e di scambio di informazioni provenienti da ogni parte del globo.
I mercanti, i marinai e gli scienziati traevano dal lavoro dei fratelli Blaeu il massimo delle conoscenze dell’epoca. Gli stessi gesuiti, che avevano il compito di diffondere il cristianesimo in Cina, contribuirono non poco alla conoscenza geografica di quell’area combinando le loro conoscenze con quanto già noto in Europa.
Tra le molteplici pubblicazioni a carattere geografico devono essere ricordate per vastità e precisione l’ “Atlas novus” in due volumi, e l’ “Atlas Maior” in undici volumi e contenente centinaia di carte geografiche, oltre a riedizioni di atlanti sempre più aggiornati.
Nel 1672 un incendio distrusse l’officina tipografica e con essa alcuni progetti appena impostati da Joan che morendo l’anno successivo rese vani i tentativi di recupero.
Ebbe termine, così, un’attività geografica editoriale considerata per molti anni di livello e precisione quasi inarrivabili.
Fabrizio Fattori
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