I Carletti, una famiglia avventurosa
di Fabrizio Fattori
di Fabrizio Fattori
Tra i molteplici racconti di viaggi legati a scoperte geografiche o all’attivazione di reti commerciali si ricordano, ovviamente i più noti, Polo, Colombo, Magellano, Pigafetta, Da Gama…. ma alcuni minori hanno tramandato lettere, diari e resoconti dettagliatissimi che hanno contribuito ad illuminare aree geografiche e intensi periodi storici.
Francesco Carletti, mercante fiorentino intraprese, con il padre Antonio e sotto la tutela del re di Spagna, un lungo viaggio di commerci ed avventura che con scarsità di mezzi e in maniera del tutto privatistica lo portò ad effettuare la circumnavigazione del globo nell’arco di pochi anni.
Il progetto iniziale (1594) prevedeva, con una galera da 400 tonnellate noleggiata a Siviglia, l’imbarco di schiavi neri alle isole di Capo Verde per essere rivenduti ai caraibi. Cambiato oceano ed imbarcazione raggiunsero Panama ed il Perù e poi fino ad Acapulco e a Città del Messico commerciando in argento.
Il viaggio proseguì verso le Filippine, imbarcati, come ufficiali, su un galeone spagnolo, contrabbandando argento in accordo con il capitano della nave. Il viaggio durò sessanta giorni grazie ai venti favorevoli e dopo una sosta alle isole Marianne dei cui curiosi costumi isolani e delle loro imbarcazioni rimane traccia nel diario, i Carletti arrivarono a Manila non dopo aver sperimentato una lunghissima bonaccia che li ridusse alla fame, placata allo sbarco dai meravigliosi frutti dell’isola.
Foto di enriquelopezgarre da Pixabay
Attratti dalla varietà delle merci cinesi che si scambiavano in quantità consentendo guadagni eccezionali, decisero di arrivare in Cina via Giappone, superando così i controlli e le restrizioni imposte dagli spagnoli che aspiravano ad avere il monopolio dei commerci nell’area. Si imbarcarono su una giunca giapponese ben provvisti di lingotti d’argento e dopo una breve sosta si diressero verso la Cina poi l’India e Goa, inviando le sue merci sino all’Olanda.
Da Goa, colonia portoghese, partì per far ritorno a casa dopo quasi otto anni di lontananza (1602). Si imbarcò sul galeone portoghese “San Jacopo” insieme ai suoi ingenti guadagni accumulati negli anni a costo di tante traversie. Ma come spesso capitava a quei tempi un incontro con pirati olandesi di fronte alle coste di Sant’Elena lo privò di tutto. Tornò a Firenze più povero di quanto non fosse in precedenza.
Fu la benevolenza del Granduca di Toscana, Ferdinando de’ Medici suo e dei commerci protettore, ad assicurargli un impiego a corte che tra l’altro gli permise di raccogliere le sue esperienze di viaggio in dodici “Ragionamenti sopra le cose da me vedute nei miei viaggi nelle Indie Occidentali ed Orientali come d’altri paesi”.
Il diario di viaggio ci ha tramandato le strane usanze di nativi filippini che decoravano il proprio pene con inserti di legno, i complicati tatuaggi dei “bisaios”, i cruenti combattimenti dei galli, la scoperta del tè e del vino di riso caldo giapponese, l’abile uso delle bacchette di legno per mangiare, la loro laboriosa scrittura, o le banane, meravigliosi frutti e la polvere di cacao , i raffinati tessuti cinesi e le inimitabili porcellane, ma anche le cruente crocifissioni dei convertiti giapponesi e dei missionari francescani, oltre agli scontri armati per mare e per terra.
E tutte le cose che ancora oggi destano interesse storico e meraviglia.
Fabrizio Fattori
Ti Potrebbe Interessare Anche
Colombia: isola di Gorgona, l'Alcatraz latinoamericana
A 22 miglia dalla costa del dipartimento colombiano di Cauca, sull'oceano Pacifico, si trova l'isola di Gorgona, 26 chilometri quadrati che oggi sono un...
Alla ricerca della longitudine
Navigare in mare aperto ha comportato sempre moltissimi rischi. Il conoscere l’esatta posizione confortava i naviganti, ma questo non fu possibile...
Il Moro, un corsaro a San Diego
Storia di vela e di Coppa America, ma anche di un grande uomo di mare e dell'industria. Coraggioso ed intrepido come un vero corsaro, come fu definito...
America's Cup, ''There is no second''
L'America's Cup è il più famoso trofeo nello sport della vela, nonché il più antico trofeo sportivo del mondo per cui...
Un paradiso chiamato Florida Keys
Oltre 800 isole coralline a sud di Miami, di cui 45 aperte ai turisti. Da Key Largo a Islamorada, da Marathon alla mitica Key West Le Florida...
Le 10 spiagge più belle del mondo
Spettacolari luoghi naturali dove terra, acqua e aria si incontrano per dare vita ai più suggestivi panorami mai visti; paradisi in terra dove il...
Florence Arthaud, la fidanzata dell'Atlantico
Florence Arthaud è stata una velista francese: Boulogne-Billancourt (Francia) 28 ottobre 1957 - Villa Castelli (Argentina) 9 marzo 2015, in un incidente...
I misteri di Rapa Nui
Tra gli innumerevoli luoghi dove le attività umane hanno lasciato nel corso dei secoli vestigia, tracce, o reperti che malgrado gli innumerevoli...
Mogador, l'isola della porpora
L’isola di Mogador, situata non lontano dalla citta’ di Essaouira in Marocco, nell’oceano Atlantico, cela le tracce di un sito risalente...