Flavio Gioia, il ''Mai nato''
Sarebbe stato nella tradizione il perfezionatore della bussola magnetica
Sarebbe stato nella tradizione il perfezionatore della bussola magnetica
Flavio Gioia sarebbe stato nella tradizione un navigatore e inventore italiano, vissuto tra il XIII e il XIV, perfezionatore della bussola magnetica.
Sarebbe nato ad Amalfi o a Positano nella seconda metà del Duecento. Intorno al 1300 ed avrebbe inventato o perfezionato la bussola (inventata dai Cinesi e adottata in precedenza dai naviganti Arabi, Veneziani e dagli stessi Amalfitani).
È da rimarcare che Marco Polo, al suo ritorno dalla Cina nel 1295, può avere contribuito a diffondere la conoscenza di dispositivi magnetici per la navigazione usati dai Cinesi e dai popoli dell'Asia visitati.
La tradizione che attribuisce l'invenzione della bussola a un Flavio Gioia è testimoniata dall'iscrizione della statua eretta in onore di Flavio Gioia "inventore della bussola", che campeggia ad Amalfi.
Secondo le più recenti deduzioni però Flavio Gioia non sarebbe mai esistito. Secondo un'attendibile ricostruzione, all'origine della leggenda che lo riguarda sta una testimonianza dell'umanista Flavio Biondo, che aveva attribuito agli Amalfitani l'invenzione della bussola.
Nel 1511, un altro umanista, Giovanni Battista Pio, nei suoi In Carum Lucretium poëtam Commentarii, riprese l'informazione di Flavio Biondo in questi termini: Amalphi in Campania veteris magnetis usus inventus a Flavio traditur.
La formulazione del testo latino è però ambigua, in quanto il complemento d'agente a Flavio, che nelle intenzioni dell'autore va letto in dipendenza da traditur (= "Viene tramandato da Flavio
Così, Lilio Gregorio Giraldi, nel suo De Re Nautica (1540), attribuisce l'invenzione della bussola a tale "Flavio di Amalfi": a questa informazione, lo storico napoletano Scipione Mazzella aggiunse, non si sa perché, quella che "Flavio" sarebbe nato nella località pugliese di Gioia del Colle.
Recentemente, la storica italiana Chiara Frugoni, in una dettagliatissima ricerca, ha definitivamente dimostrato l'inesistenza di Flavio Gioia mettendo la parola fine ad ogni possibile dubbio. Nella puntata della trasmissione Superquark del 7 agosto 2008, lo storico Alessandro Barbero ha fatto riferimento allo studio della Frugoni, confermandone le conclusioni.
Leggi anche: La bussola: un travagliato successo
In copertina la statua di Flavio Gioia ad Amalfi - Foto da originalgraphic.wordpress.com
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