Energia pulita dalle correnti di marea
La forza del mare in energia elettrica

La forza del mare in energia elettrica
Il crescente interesse mostrato internazionalmente verso l’inesauribile fonte di energia rappresentata dalle correnti marine e fluviali che nel passato colpevolmente ha ricevuto scarsa attenzione, dimostra che è necessario investire celermente risorse in questa direzione affinché l’Italia possa porsi come leader nel campo delle tecnologie per sfruttare questa enorme ricchezza trasformabile in energia pulita.
Centrale idroelettrica Satriano (CZ)
L'esaurimento delle riserve di combustibile fossile unito ad una sempre crescente attenzione per la salvaguardia dell'ambiente, ha fatto sì che negli ultimi trenta anni crescesse l'interesse verso nuove fonti di energia alternativa, ecocompatibile e rinnovabile.
Queste nuove fonti di energia, sebbene ancora oggi non siano in grado di sostituire quelle tradizionali, rappresentano comunque un valido supporto ad esse.
Lo schema di una centrale idroelettrica
Il vento e le correnti di marea rappresentano alcune di queste fonti di energia alternativa ed il loro sfruttamento può consentire di soddisfare una parte del fabbisogno energetico di varie regioni del mondo e l'abbattimento dell'emissione di sostanze inquinanti nell'atmosfera.
Le turbine eoliche/marine rappresentano lo strumento per mezzo del quale è possibile catturare l'energia cinetica del fluido e convertirla in energia meccanica o elettrica. Esse sono classificate in due categorie in base alla direzione del proprio asse di rotazione. Si parla di turbine eoliche/ marine ad asse orizzontale e turbine eoliche/ marine ad asse verticale.
Parco eolico off shore
Catturano l'energia cinetica del fluido che le investe per mezzo di un rotore il cui asse di rotazione deve essere sempre disposto nella direzione del flusso tramite un dispositivo di allineamento elettro-meccanico o aerodinamico; per tale motivo esse sarebbero più adatte per flussi la cui direzione è mediamente costante.
Le turbine ad asse verticale usano rotori a pale diritte (Cicloturbine) o curve (Darrieus) con asse di rotazione ortogonale alla direzione del flusso. La peculiarità di questo tipo di turbina è costituita dalla capacità di catturare l'energia cinetica del fluido da qualunque direzione esso provenga e pertanto sono particolarmente adatte per lo sfruttamento di flussi la cui direzione cambia continuamente nel tempo, come nel caso delle correnti di marea.
L'Italia, con i suoi oltre ottomila chilometri di costa, è circondata da una gigantesca fonte di energia rinnovabile: il mare.- Da www.informarexresistere.fr
Le turbine ad asse verticale presentano quindi un notevole vantaggio rispetto a quelle ad asse orizzontale: non è necessario progettare un meccanismo di allineamento del rotore alla direzione del flusso; ciò ne migliora notevolmente l'affidabilità e la semplicità realizzativa. Per i motivi summenzionati i costi di esercizio di tali turbine, che incidono in modo significativo sul costo per Kwh prodotto, possono essere relativamente bassi.
Il grosso limite connesso con lo sfruttamento dell'energia cinetica del vento è senza alcun dubbio la sua continua variabilità nel tempo in modo non del tutto predeterminabile.
Turbine ad asse verticale
Scelto un sito in cui installare un generatore, non è possibile affermare con certezza quanti kWh all'anno quel sito sarà in grado di produrre. Tale limite può essere facilmente superato sfruttando l’altra fonte di energia alternativa, eco-compatibile e rinnovabile: le correnti di marea e quelle fluviali.
Le prime si originano per effetto dell’attrazione gravitazionale della luna, in zone dove, per via della conformazione geografica, sono presenti dei canali, ad esempio tra due isole o tra un'isola ed il continente. Le maree determinano agli estremi del canale un dislivello tra le due masse di acqua, per cui essa comincia a scorrere da un estremo all'altro e, per effetto Venturi, accelera dando origine ad una corrente che inverte il proprio verso due/quattro volte al giorno.
Effetto Venturi
Gli stretti con un basso fondale determinano la formazione delle correnti di marea di intensità maggiore. I cicli mensili ed annuali della luna fanno variare l’intensità delle correnti di marea.
Questa fonte di energia è indipendente dalle condizioni atmosferiche e dai cambiamenti climatici ed essendo legata esclusivamente alle fasi lunari è possibile conoscerne, per un dato sito, la velocità alle diverse ore del giorno, per ogni giorno dell'anno, potendo in questo modo predire con matematica certezza quanta energia è possibile estrarre in un anno da quel sito con molti anni in anticipo.
Turnine sottomarine
E' da sottolineare che sebbene la corrente di marea presenti una velocità massima molto inferiore a quella del vento rispetto all'aria, l'acqua ha una densità che è circa 800 volte superiore.
In copertina foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay
Ti Potrebbe Interessare Anche
La grande impresa del Destriero
Il Destriero, costruito dalla Fincantieri, (costruzione 5921 del 1991), è il monoscafo in alluminio con carena a V profondo con propulsione a idrogetti...
Il santuario di San Casciano dei Bagni
E’ stato presentato nei giorni scorsi alla Facoltà di Lettere dell’Università di Roma il racconto di questa straordinaria e inaspettata...
Capo Horn, ai confini del mondo
Capo Horn (in spagnolo Cabo de Hornos) viene indicato convenzionalmente come il punto più meridionale del Sudamerica. Situato nell'arcipelago...
Provenza, la Camargue
La Camargue è un territorio in continua mutazione: la natura selvaggia spinge per prendere il sopravvento mentre gli uomini cercano di rendere questo...
Il declino Moghul
La Compagnia inglese delle Indie Orientali è stata, certamente, l’istituzione commerciale più intraprendente del protocapitalismo occidentale...
Il Passaggio a Nord-Ovest e il riscaldamento globale
Il passaggio a nord-ovest è una rotta che collega l'Oceano Atlantico all'Oceano Pacifico nell'emisfero boreale passando attraverso l'arcipelago...
Quando infuria il Libeccio
Esistono popolazioni costiere abituate da sempre a convivere con la furia del mare, come a Camogli (Ge), dove il Libeccio spesso flagella l'abitato. I...
William Dampier, il pirata ''Naturalista''
William Dampier è stato un pirata, esploratore ed osservatore scientifico inglese nato a East Coker, 5 settembre 1651 e scomparso nel marzo 1715. Nel...
Occhio e malocchio nel 'porto di Torlonia'
Il rilievo del cosiddetto "porto di Torlonia" (propriamente il Portus Augusti, voluto dall'imperatore Claudio per incrementare gli approvvigionamenti dell'Urbe),...