Assicurarsi un buon caffè
di Fabrizio Fattori
di Fabrizio Fattori
Ogni secolo si caratterizza per eventi, stili di vita e mode strettamente sollecitate dall’evolversi delle culture nel lento progredire della storia.
Il secolo XVII viene tutt’oggi ricordato come il secolo che vide affermarsi l’uso del caffè con le sue implicazioni sociali. A questa “droga” veniva riconosciuto un elevato potere stimolante capace di rendere brillante il più tranquillo degli individui.
Per queste stimolate qualità si resero necessari luoghi deputati agli incontri e alle chiacchiere più o meno dotte. Nacquero così in Europa “circoli del caffè” frequentatissimi da nobili, borghesi e intellettuali anch’essi, come d’uso in Inghilterra , vietati ad una clientela femminile. Questa nuova possibilità di aggregarsi intorno ad una buona tazza di caffè sviluppò impensabili sinergie tra i frequentatori più assidui.
Nel 1688 l’imprenditore Edward Lloyd, seguendo la moda del momento, aprì una “Coffee House” in Great Tower street trasferita qualche anno dopo (1691) in Lombard street nel distretto già allora pulsante dell’economia londinese, dove rimase ininterrottamente per i successivi ottanta anni.
Come era in uso questi caffè divennero meta di categorie socio economiche ben definite che, tra una tazza e l’altra, coglievano l’occasione per scambiarsi le notizie relative alla loro attività, discutere e fare affari. In breve la “Lloyd’s Coffe House” divenne meta di tutti coloro che avevano una qualche attività nel traffico marittimo, dai semplici marinai ai capitani di navi e agli armatori, dai mercanti agli assicuratori.
Lo stesso Lloyd prese l’abitudine di fidelizzare la clientela diramando periodicamente le “Lloyds news”, notiziario con le novità e le indiscrezioni del settore. Iniziativa che ebbe un grande successo amplificando la frequentazione di quanti interessati e permise ad un gruppo di assicuratori assidui del locale di trasformare, nel corso del XVIII secolo i tavoli del caffè in veri e propri uffici dove incontrare i propri clienti e definire i contratti assicurativi delle merci e delle imbarcazioni impegnate in viaggi oceanici sempre più frequenti, ponendo così le basi per quella che sarebbe divenuta una delle più autorevoli compagnie assicuratrici che con il passaggio di queste attività al primo piano della Borsa londinese, la “Royal Exchange”, se ne ebbe la consacrazione ufficiale.
I grandi disastri del pianeta, dall’affondamento del Titanic al terremoto di San Francisco, agli uragani americani o allo tsunami giapponese, oltre alla distruzione delle torri gemelle hanno impegnato i Lloyd’s confermandone la grande capacità di solvenza.
Questo luogo mitico per la storia economica inglese e non solo è oggi ricordato nel National Maritime Museum di Greenwich dove è stata riallestita la facciata originale della “Coffee House” di Edward Lloyd.
Fabrizio Fattori
In copertina foto da www.pilloledistoria.it
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