Il sistema telematico centrale della nautica da diporto

I commi da 217 a 222 della legge di stabilità 2013 (legge n. 228/2012) hanno previsto l’istituzione del Sistema telematico centrale della nautica da diporto che include un archivio telematico centrale, contenente le informazioni di carattere tecnico, giuridico, amministrativo e di conservatoria riguardanti le navi e le imbarcazioni da diporto, e lo Sportello telematico del diportista. Per l'istituzione del Sistema è previsto un termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di stabilità , nell’ambito del Dipartimento per i trasporti, la navigazione e i sistemi informativi e statistici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Le modalità per l’attuazione del Sistema devono essere stabilite con regolamento ministeriale, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di stabilità 2013 (e quindi entro il 2 marzo 2013).
Il Consiglio dei ministri dell'8 novembre 2013 ha approvato lo schema di regolamento che dà attuazione al Sistema Telematico Centrale della nautica da diporto (SISTE), istituito presso il Ministero delle infrastrutture e trasporti. Il provvedimento definisce le modalità di funzionamento del nuovo sistema elettronico: istituisce un Ufficio di conservatoria centrale delle unità da diporto, che consentirà di riferire ad un unico organismo nazionale le competenze in materia di iscrizione delle unità da diporto e che varrà, conseguentemente, anche ad uniformare le prassi amministrative in uso; un Archivio telematico centrale della nautica da diporto, depositario di tutti i dati tecnici e giuridici riferiti a ciascuna unità da diporto; lo Sportello telematico del diportista (STED), che sarà operativo presso tutte le Capitanerie di Porto, presso tutti gli Uffici Circondariali marittimi, presso tutti gli Uffici di motorizzazione civile e presso un migliaio di Agenzie di pratiche nautiche. Sullo schema di regolamento la IX Commissione della Camera ha espresso il prescritto parere nella seduta del 27 maggio 2014.
Nell’archivio telematico centrale confluiranno le informazioni relative alle navi e le imbarcazioni da diporto di cui alle lettere b) e c) dell’articolo 3 del D.Lgs. n. 171/2005 (Codice della nautica da diporto), ovvero le unità destinate alla navigazione da diporto, con esclusione di quelle a remi, o con scafo di lunghezza pari o inferiore a dieci metri. In particolare rientrano nella categoria delle imbarcazioni da diporto le unità con scafo superiore a dieci metri e fino a ventiquattro metri, mentre sono navi da diporto quelle con scafo di lunghezza superiore a ventiquattro metri.
Con riferimento all'archivio telematico, il regolamento di attuazione dovrà definire le modalità:
Il regolamento dovrà inoltre definire i tempi di attuazione delle nuove procedure e le necessarie modifiche in materia di registri e licenza di navigazione e delle correlate disposizioni amministrative
Lo Sportello telematico del diportista è invece volto a semplificare il regime amministrativo per l’iscrizione e l’abilitazione alla navigazione delle unità da diporto oggetto dell’intervento. Il regolamento di attuazione dovrà disciplinare anche il funzionamento dello Sportello con particolare riferimento ai seguenti aspetti:
Il regolamento di attuazione dovrà altresì stabilire le modalità di partecipazione alle attività di servizio nei confronti dell’utenza, da parte delle associazioni nazionali di costruttori, importatori e distributori di unità da diporto e da parte dei soggetti autorizzati all’attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto. Le menzionate associazioni sono anche tenute a fornire i numeri identificativi degli scafi e i relativi dati tecnici per contribuire al funzionamento del Sistema telematico centrale della nautica da diporto.
Le tariffe da versare a fronte delle attività svolte dallo Sportello saranno determinate con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, e saranno versate su un apposito capitolo di entrata del bilancio dello stato, per essere riassegnate su specifico capitolo di spesa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
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