Non può convivere, invece, con la tassazione forfetaria la disposizione che prevede l’esenzione dell’80% dei redditi prodotti dall’utilizzo di navi iscritte nel Registro internazionale

L’applicazione del regime tonnage tax non esclude la spettanza del credito d’imposta sulle ritenute da redditi di lavoro dipendente o autonomo del personale di bordo.

L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 104/E del 17 novembre 2016, fornisce un parere sulla compatibilità del regime forfetario opzionabile dalle società navali con le agevolazioni per la salvaguardia delle attività e dell’occupazione della gente di mare, contenute nell’articolo 4 del Dl 457/1997.

L’Agenzia, nel formulare la risposta, fa in via preliminare un breve quadro delle due discipline.

La tonnage tax è un regime di determinazione forfetaria del reddito, parametrato al tonnellaggio e all’anzianità delle navi, che può essere scelto, in alternativa al regime fiscale ordinario, dalle società di armamento che esercitano determinate attività con l’utilizzo di navi.

Le disposizioni di favore per il settore marittimo e della “pesca interna” (articolo 4, Dl 457/1997), invece, prevedono che:

• ai soggetti che esercitano l’attività produttiva di reddito derivante dall’utilizzazione di navi iscritte nel Registro internazionale sia attribuito un credito d’imposta in misura corrispondente all’Irpef dovuta sui redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo corrisposti al personale di bordo imbarcato sulle navi stesse, valevole ai fini del versamento delle ritenute alla fonte relative a tali redditi. Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito imponibile (comma 1)
• a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 1° gennaio 1998, il reddito derivante dall’utilizzazione di navi iscritte nel Registro internazionale concorra al reddito complessivo assoggettabile a Irpef o a Ires in misura limitata, per il solo 20% del suo ammontare (comma 2).

L’Agenzia rileva che né il TUIR né le disposizioni attuative della tonnage tax (Dm 23 giugno 2005) prevedono l’esclusione dalla fruizione del citato credito d’imposta in caso di adesione al regime di tassazione forfetaria.

Del resto, il credito riguarda gli obblighi del sostituto d’imposta e nulla ha a che vedere con le regole di determinazione del reddito.

Secondo l’Agenzia, dunque, in caso di opzione per la tonnage tax, non sussiste alcuna incompatibilità con il credito d’imposta previsto per i marittimi (articolo 4, comma 1, Dl 457/1997), mentre non si può fruire anche dell’esenzione dell’80% dalla base imponibile Irpef e Ires dei redditi prodotti con l’impiego di navi iscritte nel Registro internazionale (successivo comma 2). In tal senso va interpretato quanto già affermato in proposito nella circolare 72/2007.

Ciro Serio Avvocato tributarista in Roma: ciro.serio@yahoo.it