Poche ore ancora e la grande sfida tra gli aspiranti all’America’s cup avrà inizio.
LUNA ROSSA PRADA PIRELLI, nel primo pomeriggio (ora locale), si scontrerà con INEOS TEAM UK e nel giorno successivo con N.Y. Y. Club AMERICAN MAGIC.
La sfida, che da quest’anno prende il nome di “Prada Cup” a conferma di un ulteriore apprezzamento internazionale del Made in Italy, si svolgerà nelle già collaudate acque di Auckland fino al 22 febbraio dove una serie di scontri diretti (round robin) e una particolare assegnazione di punteggi, porterà alla individuazione dello sfidante dei detentori della coppa l’ EMIRATES TEAM NEW ZELAND.
Luna Rossa ha dimostrato nel corso delle gare natalizie di avere delle ottime possibilità di divenire lo sfidante ufficiale. L’equipaggio, capitanato da Max Sirena con lunga esperienza in questa tipo di competizione, avrà modo di affinare l’affiatamento e correggere le ultime incertezze.
Nel corso di questa prima sessione di gara l’imbarcazione ha avuto modo di suscitare l’interesse e la curiosità degli avversari e del purtroppo inusuale ed esiguo numero di spettatori, esibendosi in spasmodiche evoluzioni sul filo di velocità in passato mai realizzate.
La 36esima America’s Cup, come d’uso, non ammette seconde posizioni e saranno i tredici incontri diretti con il detentore a consacrare, sulla base dell’assegnazione dei primi sette punti, il vincitore di questa edizione. Gli “AC75” nuova classe velica da competizione le cui regole sono state codificate nel 2018, rappresentano una innovativa realtà e vedere queste avveniristiche imbarcazioni competere produrrà fortissime emozioni in tutti gli appassionati, come già accaduto nei giorni precedenti.
I Foils, che rappresentano la novità qualificante di questo progetto consentono, sollevando l’imbarcazione sul pelo dell’acqua, di imprimere velocità fino a 50 nodi, in sinergia perfetta con le doppie vele che assicurano la spinta necessaria. L’assenza di una chiglia significativa e l’alternarsi strategico dei foils nell’acqua, con le ali lunghe fino a quattro metri come unico appoggio oltre al timone, consentono andature ottimali in ogni condizione di vento riducendo ai minimi l’impatto con la superficie.
Gli undici membri dell’equipaggio sono al massimo della motivazione e della forma fisica come richiesto da quella che da centosettanta anni è considerata la gara più prestigiosa tra le competizioni veliche di alto profilo. Certi del massimo impegno profuso in ogni istante della gara auguriamo qualcosa di più che buon vento auspicando che il prossimo sia un vento mediterraneo.
Fabrizio Fattori
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