Lega Navale Italiana, dal Senato le sfide per il mare nel XXI secolo

Il presidente Marzano: “Lavorare insieme per un mare accessibile e motore di promozione sociale”
Roma, 4 luglio 2025 - La Lega Navale Italiana ha discusso in un convegno al Senato delle sfide per il mare nel XXI secolo con un focus sui temi dell’inclusione sociale e della formazione del marinaio, due delle aree di interesse istituzionale del principale ente pubblico associativo che si occupa di mare in Italia dal 1897.
L’evento della Lega Navale Italiana, promosso su iniziativa della senatrice Stefania Pucciarelli, è stato l’occasione per tracciare un bilancio dei risultati raggiunti, presentare i progetti in corso e definire gli obiettivi futuri per rendere la “risorsa mare” sempre più accessibile a tutti e formare i marinai militari, mercantili, i diportisti e gli sportivi di oggi e di domani.
«Dobbiamo fare squadra mettendo il mare al centro del discorso sulla formazione e sull’inclusione sociale», è l'auspicio del Presidente della Lega Navale Italiana, l’ammiraglio Donato Marzano, che afferma: «Il mare è sempre più importante nell’economia e per la centralità strategica del nostro Paese. Nel convegno ci siamo concentrati su due aspetti di primario interesse per la LNI. Da un lato, l’avvicinamento di tutte le persone, senza barriere fisiche, cognitive, sociali ed economiche, al mare e agli sport nautici e dall’altra, la formazione del marinaio al tempo dell'intelligenza artificiale, dunque dal punto di vista delle competenze, della sicurezza e delle prospettive occupazionali per i futuri marinai militari e mercantili, ma anche per le professioni del diporto, settore che deve diventare sempre più attrattivo per i nostri giovani». Parlando del ruolo della LNI, il Presidente Marzano evidenzia: «Siamo un ponte tra la Marina Militare, le istituzioni, le associazioni e le federazioni sportive verso la società civile e in grado di catalizzare esperienze, collaborazioni e progetti, come abbiamo dimostrato con questo convegno. Per assolvere con ancora più efficacia il nostro ruolo, abbiamo l'esigenza di un aggiornamento legislativo che definisca le competenze e le prerogative della Lega Navale».
Nel corso della giornata di lavori, sono intervenuti numerosi rappresentanti delle istituzioni, tra cui la senatrice Licia Ronzulli, Vicepresidente del Senato, Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità, la senatrice Stefania Pucciarelli, Presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Riccardo Rigillo, Capo di Gabinetto del Ministro per le Politiche del Mare e Patrizia Scarchilli, Direttrice generale per il mare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La sintesi dei lavori
La prima sessione dedicata alla prospettiva sociale-sportiva del mare è stata moderata dalla giornalista di Rai News 24 Roberta Ammendola ed introdotta dall’intervento del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. Si è parlato del progetto “Velando”, promosso dal Ministro Locatelli con la Lega Navale in qualità di ente capofila: per presentare i benefici della velaterapia per le persone con malattie muscolo-scheletriche e con disturbo dello spettro autistico sono intervenuti gli esperti Luca Sangiorgi (Ospedale Rizzoli di Bologna) e Roberto Keller (ASL Torino 1). Francesco Ettorre ha illustrato le attività della “Parasailing Academy FIV”, prima esperienza al mondo di progetto itinerante per favorire l’accesso alla pratica della vela di persone con disabilità, svolto grazie anche alla sinergia con le Sezioni della Lega Navale affiliate alla FIV. Giorgia D’Errico, Direttrice delle Relazioni istituzionali di Save the Children, ha parlato della collaborazione in 10 città italiane tra i Punti Luce di Save the Children e la Lega Navale Italiana, grazie alle quale i minori provenienti da contesti di disagio socio-economico possono accedere agli sport nautici.
Il Presidente della Lega Navale Italiana Donato Marzano ha presentato la “flotta solidale” della LNI, la più grande in Italia, con 75 barche inclusive tra derive “Hansa 303” e “Malupa”, una barca d'altura, “Our Dream”, sottratta alla criminalità organizzata e resa accessibile alle persone con disabilità motoria oltre ai mezzi e al personale impiegato in attività di canoa paralimpica. Hanno portato delle testimonianze durante la sessione Tullio Picciolini, skipper de “Lo Spirito di Stella", il primo catamarano al mondo accessibile alle persone con disabilità motorie e due campioni paralimpici della LNI, il velista Carmelo Forastieri e la canoista Viktoryia Pistis Shablova, che hanno raccontato il loro percorso sportivo e le sfide personali.
Nel secondo panel sulla formazione del marinaio, moderato dal generale di squadra aerea Fernando Giancotti e aperto dall’intervento di Patrizia Scarchilli, Direttrice generale per il mare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è discusso di formazione e di aggiornamento delle competenze nelle professioni del mare in un’epoca segnata da profonde trasformazioni tecnologiche. Hanno portato il proprio contributo, per la Marina Militare, il contrammiraglio Enrico Vignola e per il Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera il capitano di vascello Francesco Massaro.
La visione sul tema della formazione tecnica e professionale dei futuri professionisti del mare è stata discussa da Paola Vidotto, Direttrice generale dell’Accademia della Marina Mercantile e da Andrea Tommaselli, Presidente della Rete dei Nautici d’Italia, mentre il tenente colonnello Riccardo Conti, insieme ai sottotenenti Francesco Pio Serio e Roberta Carrella, hanno illustrato il percorso formativo dell'Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Luciano Marcelli, istruttore e membro del Centro Culturale per la Formazione Nautica della Lega Navale Italiana, ha fatto il punto sulle capacità e le esperienze dell’associazione nel mondo della formazione nautica, tra percorsi che si rivolgono sempre più al mondo delle disabilità con i primi istruttori di vela solidale della LNI formati quest'anno e mezzi, personale, strutture e competenze sulla formazione diffuse lungo tutto il territorio nazionale. Gianni Lo Storto, consulente ed esperto di formazione trasformativa, ha parlato delle contaminazioni tra la formazione e le esperienze sul campo, richiamando la necessità di trasmettere ai giovani la capacità di costruire dei “cassetti” dove depositare i propri strumenti conoscitivi e quella di lavorare a processi di formazione continua.
Infine, Annalisa Nesi, accademica della Crusca, ha illustrato il progetto “La lingua del mare”, portale web realizzato dall’Accademia della Crusca per valorizzare e rendere accessibili in rete materiali, editi e inediti, relativi alla marineria e alla pesca: l’obiettivo, al quale concorre la Lega Navale con il proprio patrimonio archivistico e di competenze, è quello di diffondere il sapere marittimo attraverso la conoscenza del lessico e della sua storia, in particolare verso i più giovani.
Ufficio Comunicazione, Media e Promozione della Lega Navale Italiana
Michele ValenteIn copertina il presidente della Lega NavaleAmm. Sq. (a) Donato Marzano
LEGA NAVALE ITALIANA (LNI), fondata alla Spezia nel 1897, è un ente pubblico non economico a carattere associativo, vigilato dal Ministero della Difesa e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che opera nell’ambito della diffusione della cultura marittima e delle tradizioni marinaresche, della formazione nautica, degli sport acquatici, della protezione dell’ambiente marino e delle acque interne e dell’inclusione sociale, con particolare attenzione ai giovani, alle persone con disabilità e ai soggetti in condizione di svantaggio sociale ed economico. L’associazione conta oggi oltre 61.000 soci ed è articolata in 255 strutture periferiche su tutto il territorio nazionale e 4 Centri Nautici Nazionali (Belluno, Ferrara, Taranto e Sabaudia). La LNI non riceve fondi pubblici e si finanzia tramite il contributo dei propri soci.
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