Dopo gli articoli dedicati ai marittimi, vi proponiamo un’interessante focus sui titoli Yachtmaster, molto apprezzati per chi punta ad un percorso professionale made UK.
Abbiamo intervistato per voi Pier Paolo Tomassi di Miceli Vela.
DM – Pier Paolo, cosa sono i corsi Yachtmaster® e quali steps deve seguire chi vuole puntare sui titoli commerciali MCA?
PP – Il corso di Yachtmaster® è una “formazione full immersion” di 10 giorni, rivolta a skipper che abbiano una esperienza di base anche nel solo diporto amatoriale. Gli steps per avvicinarsi ai titoli commerciali MCA sono il conseguimento dei corsi base di marittimi STCW95, quello di un titolo radio gmdss anche il solo Short Range e il titolo di Yachtmaster® che si consegue presso la nostra struttura. Già lo Yachtmaster® offshore è un titolo del diporto con capacità di comando su imbarcazioni, britanniche e non solo, iscritte a charter fino a 200gt: parliamo di circa 30 mt a motore e oltre i 40 per le imbarcazioni a vela.
Lo step successivo, che estende il titolo britannico di comando anche alle unità battenti bandiera Italiana è un corso teorico di 15 giorni con esame orale finale: il Master 200Gt conseguibile presso la nostra struttura.
Matteo Miceli stesso, per il comando di Vanity, ha potuto trovare beneficio con il titolo di Yachtmaster® per sbocchi professionali alternativi alla sua carriera di velista sportivo. Nel suo caso il titolo è Yachtmaster Ocean, l’estensione massima del titolo Yachtmaster®.
DM – La Miceli Vela è il vostro brand, puoi raccontarci un po’ di storia e cosa offre il vostro centro rispetto ai competitor?
PP – Miceli Vela nasce dalla volontà di Matteo MICELI, di Marco MICELI e mia di creare una struttura polivalente capace di offrire servizi nella vendita, nella cantieristica, nella formazione marittima e nel charter. Una esperienza marittima a 360° di cui siamo oggi fieri e che i nostri numerosi armatori, gli oltre 300 comandanti formati in 6 anni e i nostri fedeli charteristi estivi riconoscono e premiano con la loro fedeltà.
Sui corsi RYA/MCA come lo Yachtmaster® offshore e Master 200gt perseguiamo la riuscita dei nostri candidati fino al conseguimento dei titoli. In caso di insuccesso i nostri candidati hanno porte aperte nel nostro centro fino al successo e senza contributi ulteriori. Abbiamo da tempo compreso le difficoltà cha hanno i marittimi a seguire le evoluzioni regolamentari del settore troppo atomizzato per permettere una buona difesa della loro categoria. Per questo abbiamo spinto la nostra rete fino ai vertici britannici, che effettuano gli esami nella nostra sede e quelli italiani al ministero, con il quale il dialogo è assicurato da una fluidità relazionale oramai provata.
Offriamo una ampia conoscenza delle procedure amministrative britanniche. Promuoviamo l’associazionismo dei marittimi con convenzioni con le loro associazioni. La Associazione dei Marittimi Argentario con cui lavoriamo da anni, ad esempio, assorbe molti dei nostri candidati con offerte professionali valide e con una dinamica sinergica stiamo contribuendo con loro alla creazione di un grande polo formativo marittimo.
DM – Si dice che questi corsi siano professionali e professionalizzanti ma che comunque non richiedano conoscenze tali da essere inaccessibili al corsista medio, cosa ci puoi dire?
PP – I requisiti di accesso effettivamente non sono proibitivi. Una conoscenza base della lingua inglese e 50 giorni in mare autocertificati, di cui 5 come skipper. Una buona conoscenza del carteggio è necessaria. Come vedi, con un buon livello di navigazione come membro di un equipaggio e una ulteriore settimana da skipper, si accede ad una qualifica che introduce nel mondo professionale. Durante il corso si consolidano 3 moduli principalmente: la sicurezza sotto ogni aspetto, il carteggio e la meteorologia. Ovviamente, i candidati con meno esperienza accedono a posti da marinaio una volta conseguito lo Yachtmaster® offshore. Avere in tasca il titolo non assicura l’imbarco da comandante… sia chiaro a chiunque approcci questo titolo: bisogna sapere andar per mare per assumere il comando di un’unità da diporto.
DM – In questi ultimi anni ci sono state importanti sviluppi atti a riconoscere, anche in Italia, i titoli Inglesi. Quanto sono spendibili questi titoli?
PP – Si, come dicevo anche prima, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha concluso accordi importanti con le autorità Britanniche. Sia il versante amministrativo che quello legato al Comando Generale delle Capitanerie di Porto hanno fatto un ampio passo in avanti offrendo ai marittimi italiani il riconoscimento dei titoli britannici. I titoli Yachtmaster® offshore e Master 200gt sono riconosciuti internazionalmente. Nel Regno Unito se il comandante è in possesso di tali titoli anche il premio assicurativo dell’imbarcazione è ridotto del 10% circa.
Certo, in Italia esiste ancora un margine di miglioramento quanto all’uniformizzazione del recepimento delle circolari dalle diverse Capitanerie di Porto. Non c’è cattiva fede, ogni volta che ci siamo trovati ad affrontare iniziali difficoltà di imbarco, i nostri marittimi sono stati tutti imbarcati dalle capitanerie. Si tratta solamente conoscere e di rispettare tutte le procedure.
DM – Pier Paolo, in conclusione ti facciamo una domanda di rito che proponiamo a tutti i nostri intervistati: Come vedete, da qui a sei mesi, la vostra fetta di mercato?
In crescita. Dalle esperienze degli anni precedenti, posso affermare con certezza che anche quest’anno i nostri corsi stanno avendo successo. Abbiamo già pubblicato sul nostro sito il calendario 2015/2016. Le iscrizioni sono anticipate e stiamo portando avanti il sistema di convenzioni e sponsorizzazioni anche con i Marittimi dell’Argentario. Il nostro obbiettivo è che i candidati ottengano un lavoro professionalizzante e non solamente un titolo da tenere in tasca.
Daniele Motta
Perito e Consulente Navale
Per ulteriori informazioni:
www.studiomcs.org
e-mail: info@studiomcs.org
Tel. +39 389 006 3921
Riproduzione riservata ©
Ti Potrebbe Interessare Anche
Sanlorenzo scende in campo con il nuovo contratto integrativo aziendale: al centro...
Sanlorenzo, azienda leader a livello mondiale nel settore della nautica di lusso che produce yacht e superyacht “su misura” personalizzati...
Assarmatori organizza ''Salpa verso la tua carriera'' a Livorno una risposta concreta...
“Salpa verso la tua carriera”: questo il titolo dell’evento che andrà in scena lunedì prossimo, 25 marzo, sui ponti della...
Trasporto marittimo e sicurezza: la flotta italiana si incontra al Comando Generale...
Un momento significativo, quello di ieri, espressione e sintesi dei numerosi servizi offerti durante l’anno a favore del personale navigante e dell’armamento...
La 24ª edizione del Benetti Yachtmaster esplora le tematiche del lifestyle e il...
Benetti Yachtmaster 2024: due giorni di condivisione, ascolto e dialogo con i professionisti del settore dedicati all’esplorazione della customer...
Titoli e professionalità della gente di mare. Troppa confusione e poca chiarezza...
Una produttività in costante crescita, investimenti al rialzo e prospettive occupazionali di segno positivo. Il diporto nautico...
Mare & lavoro: il rapporto di SRM sull’economia blu
Il cluster marittimo italiano celebra i suoi numeri da record con l’uscita di Port Infographics 2024, la pubblicazione del Centro Studi del gruppo...
NSS Charter: Il mondo delle vacanze a vela in vetrina al Boot Düsseldorf
Il mondo delle vacanze a vela sarà in esposizione al Boot Düsseldorf, il più grande salone nautico al coperto del mondo, in...
Confindustria Nautica: nel DDL Concorrenza l'adeguamento della disciplina del mediatore...
Cecchi: "le regole attuative varate nel precedente governo non hanno consentito di far partirela nuova figura professionale, adesso attendiamo la revisione...
La pesca italiana, un comparto importante quanto dimenticato
«Gettate la rete. Il lavoro umano è un segno dell’immensa fiducia con cui Dio ci avvolge di dignità». Con questo incipit...