La linea di battelli pneumatici LTN Ribs si arricchisce di un nuovo modello di 26’, LTN 26 Venom. Rivoluzionari per soluzioni tecnologiche, i RIBs realizzati dal cantiere italiano offrono prestazioni e abitabilità uniche.
La storia del RIB è nata in Italia negli anni ’80 e nel nostro paese si è sviluppata fino a diffondersi sui mercati internazionali e a coinvolgere produttori stranieri, inizialmente scettici verso la soluzione dello scafo rigido.
Il RIB porta con sé numerosi vantaggi rispetto a un gommone tradizionale, per questo l’industria si è nel tempo concentrata nella ricerca & sviluppo su questo tipo di battelli fino a diversificare l’offerta con mezzi sempre più interessanti per prestazioni, abitabilità e doti marine.
LTN Ribs, azienda bergamasca nata nel 1995 e impegnata nella collaborazione con prestigiosi marchi impegnati nella produzione di RIB, nel 2014 decide di lanciare il suo primo battello a marchio LTN, un 18’ che da subito si è distinto per abitabilità e allestimenti. L’anno successivo, forte del riscontro ottenuto, ha presentato il nuovo 21’ con il quale si è delineata immediatamente la filosofia della gamma LTN Ribs, basata su mezzi altamente tecnologici che sono in grado di ridefinire il concetto del RIB.
Ecco che nel 2016 si arriva alla presentazione del nuovo LTN 26 Venom.
Questo ultimo modello è stato progettato dal cantiere LTN e dal designer Alessandro Chessa, i quali sono riusciti a realizzare in soli 26’ di lunghezza f.t. un Luxury RIB con caratteristiche uniche, a cominciare dalla scelta del materiale di costruzione, l’alluminio.
Non è il primo RIB con scafo in alluminio ma è sicuramente il primo che adotta questo materiale traducendosi in un mezzo confortevole, sicuro e destinato a un uso familiare dove confort e cura estetica rivestono un ruolo importante.
LO SCAFO
Lo sviluppo delle linee d’acqua e della struttura sono state oggetto di analisi tecnologicamente evolute per garantire alla struttura una robustezza fuori dal comune, agevolata anche dalle caratteristiche tipiche del materiale, l’alluminio 5083, che assicura elevate resistenze agli impatti e resistenza agli agenti deterioranti tipici dell’ambiente marino. La carena è una “single step” ad alta efficienza e unitamente al peso contenuto, determinato dall’impiego dell’alluminio, richiede potenze inferiori rispetto a battelli tradizionali di pari dimensioni, dunque, costi di acquisto e di esercizio più bassi.
Gli speciali trattamenti adottati dal cantiere sulle superfici metalliche, siano esse a contatto con l’acqua o meno, assicurano a queste il mantenimento del loro aspetto nel tempo e soprattutto non richiedono particolari manutenzioni e attenzioni da parte del diportista.
La particolare forma dello scafo e la sua generosa lunghezza al galleggiamento, oltre all’efficienza, garantiscono un assorbimento costante degli impatti con l’onda e doti di tenuta insolite per mezzi di tali dimensioni.
I TUBOLARI
A prima vista sembrano tutti uguali e addirittura un elemento divenuto con il tempo marginale rispetto all’insieme, nella realtà i tubolari hanno una funzione molto importante sia in condizioni statiche sia durante la navigazione.
LTN per i suoi tubolari ha scelto il materiale Hypalon-Neoprene ORCA, il massimo in termini qualitativi che il mercato è in grado di offrire, ma ciò che li caratterizza maggiormente è la loro forma. Partendo dal presupposto che i tubolari hanno la funzione primaria di garantire al battello un assetto il più possibile vicino a quello del trimarano, sia in condizioni statiche sia in condizioni dinamiche, essi assicurano anche la presenza di volumi laterali atti ad garantire questo principio.
Perché tutto questo sia possibile, la forma dei tubolari nelle sezioni poppiere deve poter garantire il loro contatto con l’acqua, altrimenti si trasformano in grandi bottacci pneumatici che intervengono solo a mezzo sbandato. LTN forte della sua esperienza nella produzione di RIB tra loro anche diversi, ha studiato per i suoi tubolari, e per la sede rigida che li ospita, soluzioni che sono in grado di garantire un assetto a trimarano del battello in ogni condizione, a tutto vantaggio della stabilità, della sicurezza e delle doti di governabilità del mezzo. Tubolari rastremati verso prua e coni poppieri in alluminio a slanci tronchi per abbattere le turbolenze a poppa (suction effect) e dunque, perdite di efficienza. Il risultato di questa scelta progettuale e costruttiva è un assetto sempre ottimale e un’efficienza idrodinamica particolarmente elevata.
LA COPERTA
LTN 26’ si propone come Luxury RIB, dunque, ogni dettaglio di natura estetica è stato particolarmente curato per rispondere ai canoni del lusso e al contempo a quelli di funzione. L’accorto lavoro di ricerca svolto anche in questa direzione ha portato LTN 26 Venom a superare il concetto di lusso, approdando a soluzioni abitative inedite su battelli pneumatici di 26’. Tra queste vanno segnalati la presenza all’interno della console di un bagno e di un vano con altezza di 1,70 m, dunque, il luogo ideale da utilizzare come spogliatoio durante le giornate di mare o anche come ampio gavone per riporre accessori e giochi d’acqua.
In coperta l’abitabilità è ottenuta con elementi modulari molto semplici da gestire durante le escursioni, che permettono di ottenere aree prendisole di grandi dimensioni, una dinette comoda, sedute sicure durante la navigazione, anche alle velocità più sostenute, e confort.
A tutto questo si aggiungono soluzioni stilistiche originali e capaci di conferire all’LTN 26 Venom un aspetto Luxury unico nel suo genere.
LTN 26’ VENOM IN SINTESI
La ricercatezza progettuale e le soluzioni costruttive adottate per questo modello dal cantiere italiano, permettono a LTN 26’ Venom di imporsi come mezzo moderno in grado di assicurare doti uniche in termini di performance e sicurezza. Le performance sono ottenute grazie alle forme della carena accuratamente sviluppate con l’ausilio di sofisticati sistemi di calcolo e il contenimento dei pesi è assicurato dall’adozione dell’alluminio 5083 per la costruzione. La struttura è interamente realizzata con tecnologia laser e plasma HD per il taglio, poi assemblata con sistema a incastro e saldatura a doppio arco pulsato. Per ottenere un battello dotato di rigidità flessionale e torsionale elevate come l’LTN 26 Venom sono necessari circa 1.000 metri di saldatura lineare.
La sicurezza deriva dalle doti intrinseche dei materiali utilizzati e al contempo dalle forme di carena e dei tubolari, nonché dagli allestimenti di coperta curati dal punto di vista ergonomico da cui deriva anche un confort elevato.
LTN 26’ Venom è un mezzo unico nel suo genere, nel quale tecnologia e cura estetica si coniugano per offrire tutti i vantaggi tipici del RIB ridefinendoli nei loro standard.
LTN 26’ VENOM E IL PERFORMANTE SUZUKI DF250AP
Per la presentazione ufficiale alla stampa di questo nuovo tecnologico RIB, l’azienda ha scelto di motorizzare l’LTN 26’ Venom con un motore Suzuki DF250AP.
Tale scelta è stata il frutto di analisi precise, dalle quali è scaturita la volontà di adottare un motore capace di incontrare le particolarità del mezzo e di enfatizzarne le doti. Per questo il Suzuki DF250AP si rivela un valido alleato, che con i suoi 250 HP erogati da un propulsore a 6 cilindri disposti a V a 55° è un fuoribordo tecnologicamente avanzato e in grado di garantire le doti di affidabilità tipiche dei motori Suzuki, a fronte di consumi contenuti e un’erogazione di coppia sempre pronta. Efficienza ottenuta con accorgimenti d’avanguardia e in alcuni casi esclusivi di Suzuki, a cominciare dall’adozione di due bancate disposte a V a 55° anziché i tipici 60°, da cui derivano pesi e ingombri contenuti nonostante una cilindrata totale di 4.028 cm3.
Prontezza di erogazione a tutti i regimi e consumi contenuti sono anche assicurati dall’alimentazione a iniezione elettronica sequenziale multipoint e 24 valvole gestite dal variatore di fase VVT, e sistemi di gestione elettronica come l’esclusivo Suzuki Lean Burn, che ha il compito di garantire sempre una miscelazione ottimale aria/carburante, gestendo in modo continuo il rapporto stechiometrico ideale.
Anche il DF250AP, come altri motori della gamma Suzuki, è dotato di sistema Selective Rotation che permette di utilizzare il medesimo motore sia in versione destrorsa sia in versione sinistrorsa.
Il Suzuki DF250AP è equipaggiato anche con il sofisticato sistema drive by wire denominato Suzuki Precision Control, grazie al quale la gestione dell’erogazione è sempre pronta e fluida, agevolando la condotta della barca anche in condizioni critiche, come per esempio le manovre in acque ristrette. Lo sviluppo del sistema drive by wire ha permesso agli ingegneri Suzuki di combinarlo con il sistema Lean Burn ottenendo ulteriori miglioramenti dunque, maggiore efficienza e consumi ancor più contenuti, nonché emissioni più basse.
Sistemi come il Lean Burn, il sistema di controllo del sensore O2, l’alimentazione affidata a un sistema a fasatura variabile VVT, l’ECM (electronic control mode) e l’iniezione elettronica multipoint, hanno permesso a Suzuki di ottenere sul DF250AP valori di efficienza ed emissioni da record.
Il nuovo Suzuki DF250AP è un fuoribordo evoluto e potente, con soli 274 kg di peso nella versione X, in grado di spingere il nuovo LTN 26’ Venom in modo ottimale, per esprimere tutte le sue caratteristiche. Per Suzuki, tecnologia d’avanguardia significa anche facilità di utilizzo e il nuovo DF250AP si rivela un fuoribordo alla portata di chiunque nonostante gli straordinari valori di coppia e potenza.
Per gli amanti della pesca sportiva, Suzuki propone, anche su questo motore, il sistema Trolling Mode Control, che permette di far girare a regimi inferiori il motore, assicurando anche al minimo la giusta velocità di traina. Il tutto in modo semplice anche quando si usano installazioni multiple.
LTN 26’ Venom e Suzuki DF250AP, due prodotti ad alta tecnologia che si incontrano per un risultato straordinario.
LTN S.r.l.
Via Dell’Industria 25
24126 Bergamo, ITALY
Tel. +39 035 322217
SUZUKI ITALIA SpA
Ufficio Stampa e PR Corporate
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