La crociera dell'estate: Ischia, vivace e accogliente
Di Carlo Enrico bazzani
Di Carlo Enrico bazzani
Lasciando Ventotene e le altre magiche isole dell’arcipelago pontino proseguiamo la nostra crociera estiva a sud ‘scendendo’ per rotta 97 verso altre perle del Tirreno: Ischia e Procida (Capri, merita un discorso a parte).
Solo una ventina di miglia, un’oretta di comoda navigazione a mezza manetta, ed eccoci a Ischia caratterizzata dalla sagoma massiccia del monte Epomeo (788 mt).
Ischia dal monte Eponeo - Foto da www.italianbotanicalheritage.com
La vicinanza dalla costa campana (una manciata di miglia da Capo Miseno), rende l’isola meta abituale dei diportisti che gravitano intorno al polo nautico partenopeo e che vogliono evitare il ‘caos nautico’ di Capri (ne parleremo la prossima puntata).
Peraltro, Ischia vanta antiche tradizioni marinare ed è dotata di approdi sicuri che, nati come ‘porta’ a mare dei vari comuni, si sono progressivamente aperti al turismo nautico trasformandosi in veri e propri marina, grazie ad un’intelligente sinergia tra pubblico e privato.
Porto d'Ischia - Foto da www.incampania.com
Oltre allo storico scalo di Porto d’Ischia risalente all’epoca borbonica, gestito dall’omonimo Comune, sempre molto affollato, con bar, ristorantini tipici e locali vari sulla banchina, c’è a poco più di un miglio il grande marina privato Cala degli Aragonesi a Casamicciola e, a seguire, gli approdi protetti di Lacco Ameno; il piccolo ma delizioso porticciolo di S.Angelo, l’unico sulla costa sud e, infine, l’accogliente Marina del Raggio Verde a Forio, gestito da una società mista Comune/privati.
Un marina che in pochi anni di esercizio ha raggiunto il successo con una intelligente politica dei prezzi. prima era soltanto un approdo ‘di fortuna’ con scarsi servizi gestito da ormeggiatori abusivi o da piccoli concessionari; oggi è diventato un porticciolo sicuro e di facile accesso anche per i megayacht, vivo per la stretta simbiosi con il paese, capace di circa 400 posti barca, da 6 a 40 metri, articolati in 5 pontili galleggianti, 2 campi boe destinati agli utenti locali e a noleggio di gommoni; c’è anche, una zona riservata alle imbarcazioni da pesca e un molo d’attracco per gli aliscafi e i piccoli traghetti turistici che fanno la spola tra le varie località dell’isola e della terraferma.
Sant'Angelo - Il porticciolo - Foto da www.hotspotischia.it
Una struttura ben organizzata e di successo (fa parte della rete “Marinedi“ che vanta la realizzazione di marina in molte località turistiche del Sud e delle isole), molto accogliente per l’intelligente politica dei prezzi, ma anche per la professionalità e la disponibilità umana del personale.
Dal direttore Roberto Spina (già a capo dell’importante marina di Villasimius), alla responsabile della segreteria/accoglienza Maria Pia Amalfitano, a Lorenzo Dotto coordinatore degli ormeggiatori, tutti veterani locali di grande passione ed esperienza marinara, sempre pronti a fornire ogni tipo di assistenza e consigli per piacevoli passeggiate a terra nel simpatico paesino di Forio e dintorni o per le quotidiane uscite a mare: veri e propri operatori turistici.
Marina di Forio
Da questa tranquilla base si può partire per il bagno quotidiano nel vicino ridosso di Punta Imperatore, davanti alla spiaggia del famosissimo stabilimento termale “I Giardini Poseidon”, oppure per il periplo dell’isola (16 miglia): girando in senso orario, doppiata punta Cornacchia, si incontrano approdi, spiagge e stabilimenti termali di Lacco Ameno (il più famoso è il grand hotel Regina Isabella) collegati a Casamicciola da un bel lungomare protetto da scogliere parallele.
In questo tratto di mare se si vuole navigare sottocosta è prudente farlo a lento moto e con attenzione, sia per i bassi fondali con scogli affioranti, sia per non disturbare le numerose imbarcazioni all’ancora nelle varie cale. Per una sosta piacevole con bagno ristoratore si suggerisce Ischia Ponte, ovvero il ridosso formato dall’isolotto con il castello aragonese unito alla terraferma da un ponte, oppure 5 miglia più a sud a Punta S. Angelo, una stretta lingua di terra che termina con un rilievo tufaceo alto 106 mt. ai piedi del quale sorge il delizioso borgo omonimo dotato di due piccole darsene su entrambi i lati.
Carlo Enrico Bazzani
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