Antonio Pigafetta, ''Reporter'' del primo viaggio intorno al mondo
Fece parte della spedizione di Magellano

Fece parte della spedizione di Magellano
Antonio Pigafetta, anche conosciuto come Antonio Lombardo (Vicenza, 1492 circa - Modone, 1531 o dopo), è stato un navigatore, geografo e scrittore italiano.
La sua importanza consiste soprattutto nell'aver partecipato alla prima circumnavigazione del globo dal 1519 al 1522, ed averla completata dopo l'uccisione del capitano Ferdinando Magellano, grande viaggio del quale Pigafetta ha lasciato un dettagliato resoconto.
Il viaggio intorno al mondo di Pigafetta
La Relazione del primo viaggio intorno al mondo, il cui manoscritto in italiano fu ritrovato, dopo essere stato dato per perduto, da Carlo Amoretti nel 1797, è oggi ritenuto uno dei più preziosi documenti sulle grandi scoperte geografiche del Cinquecento.
Biografia
Poco ci è noto di Pigafetta, Cavaliere di Rodi, rampollo di una delle più importanti famiglie nobili di Vicenza e studioso di matematica e astronomia.
Casa cosiddetta di Pigafetta. La vera casa di famiglia di Antonio è a sinistra di essa a Vicenza
Nel 1519, trovandosi a Barcellona al seguito del nunzio pontificio Francesco Chiericati, anch'egli vicentino, sentì parlare della spedizione che Ferdinando Magellano stava organizzando. Grazie alla raccomandazione del nunzio, Pigafetta ottenne da Carlo V il permesso di poter prendere parte al viaggio di circumnavigazione di Magellano come "sobresaliente", vale a dire uomo d'arme, spinto dalla curiosità di visitare terre lontane.
Imbarcatosi sulla nave ammiraglia Trinidad, inizialmente non fu bene accetto da Magellano ma seppe tuttavia conquistarne gradualmente la stima, tanto da diventare il suo criado (attendente). Il 27 aprile 1521 nella battaglia di Mactan (Filippine) un folto numero di indigeni capitanati dal re Lapu-Lapu uccise Magellano e anche Pigafetta rimase ferito.
La morte di Magellano nella battaglia di Mactan
In conseguenza della scomparsa di Magellano, Pigafetta assunse ruoli di maggiore responsabilità nella flotta, in particolare gestendo le relazioni con le popolazioni autoctone. La spedizione era tuttavia allo stremo e dovette abbandonare dapprima una delle navi e successivamente anche l'ammiraglia Trinidad troppo danneggiata per proseguire la navigazione.
L'ultima nave ancora in grado di reggere il mare, la Victoria al comando di Juan Sebastián Elcano, dopo aver doppiato il Capo di Buona Speranza giunse a San Lucar presso Siviglia dopo circa dieci mesi di navigazione il 6 settembre 1522. Dei sessanta superstiti imbarcati sulla Victoria solo diciotto giunsero vivi a Siviglia; tra loro il Pigafetta, insieme ad un altro italiano, Martino de Judicibus. Leon Pancaldo, altro italiano rimasto sulla Trinidad durante i lavori di riparazione, invece rientrò solo nel 1525.
Copia della nave Victoria nel Museo Nao Victoria a Punta Arenas, Cile
Tra il 1524 e il 1525, Pigafetta scrisse in italiano la Relazione del primo viaggio intorno al mondo con il Trattato della Sfera, le sue memorie sul viaggio, redatte a partire dai suoi minuziosi diari che aveva tenuto nei tre anni di viaggio. Il diario vero e proprio del primo viaggio intorno al mondo venne dato in dono a Carlo V e sparì nel nulla, essendo la corte spagnola molto determinata a cancellare i meriti di Magellano, portoghese, nella prima navigazione intorno al mondo. Di conseguenza Antonio Pigafetta, testimone scomodo di quanto avvenuto durante la spedizione, fu frettolosamente congedato dall'Imperatore.
Il 5 agosto 1524 il Senato della Repubblica di Venezia gli accordò il privilegio di stampa del suo Diario.
Un'ipotesi sulla data della morte è riportata da Stefano Ebert nel suo libro su Pigafetta, e cioè che il viaggiatore sarebbe morto nel 1527, anno del sacco di Roma, durante una pestilenza a Monterosi (Viterbo), dove avevano sede temporanea i Cavalieri di Rodi al cui ordine apparteneva.
Mappa del Borneo disegnata da Pigafetta
Secondo una diversa ipotesi di Rita Pigafetta, citata da Michela Petrizzelli, sarebbe probabilmente morto in combattimento al largo di Modon, Messenia, Grecia nel 1531, durante una battaglia navale tra i Cavalieri Ospitalieri dell'Ordine di San Giovanni, a cui Pigafetta apparteneva, e la flotta turca.
L'azione è citata nella storia dell'Ordine di San Giovanni di Giacomo Bosio (è l'ipotesi ripresa da Antonino Rallo in Pigafetta in Malta del 2012, indagine romanzata sugli ultimi giorni del grande navigatore).
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