Le Caravelle di Colombo
La Santa María, la più grande, era in realtà una caracca

La Santa María, la più grande, era in realtà una caracca
La Santa María era la più grande delle tre navi utilizzate da Cristoforo Colombo nel suo primo viaggio attraverso l'oceano Atlantico nel 1492. Era di proprietà di Juan de la Cosa, il pilota di Colombo.
La Santa María era una caracca (nonostante comunemente venga ritenuta una caravella come le sue due compagne) e venne usata come nave ammiraglia della spedizione.
La flotta di Cristoforo Colombo
Era lunga circa 21 m con un ponte e tre alberi, dei quali quelli di maestra e trinchetto a vele quadre e quello di mezzana a vela latina, una vela di civada sul bompresso; un ponte di coperta, castello di prora e un cassero rialzato di poppa con l'alloggio del capitano.
Il timone, come per le navi dell'epoca, era dotato di ruota di comando, che trasmetteva il movimento al timone stesso per mezzo di due corde. Era la più lenta dei vascelli di Colombo. Portava alcuni cannoni sul ponte inferiore, ed alcuni cannoncini girevoli posti sul castello di prua e su quello di poppa.
La Santa Maria di Cristoforo Colombo
Storia
Il 25 dicembre 1492 durante una notte calmissima, durante la quale tutto l'equipaggio era andato a dormire meno un giovanissimo mozzo cui era stato affidato la barra del timone, si incagliò su una barriera corallina di Haiti andando persa. Il suo relitto venne ritrovato nel 1968. Il suo nome originale era La Gallega ("La Galiziana"), probabilmente perché venne costruita in Galizia.
Pare che i suoi marinai la chiamassero Marigalante. Bartolomeo de Las Casas non usò mai i nomi La Gallega, Marigalante o Santa María nei suoi scritti, indicandola come la Capitana o La Nao (la nave).
La replica della Santa Maria costruita a Columbus ed è ormeggiata sul fiume Scioto.
Un'altra replica venne costruita nel 1998 da Robert Wijntjie. Salpa, a pagamento, con visitatori da tutto il mondo per avvistare balene e delfini.
La Niña
Riproduzione della Niña
Il nome reale della Niña era Santa Clara. Il nome Niña era probabilmente un riferimento scherzoso al nome del proprietario, Juan Niño.
Era una caravella lunga circa 20 m, con attrezzatura latina pura, cioè con vele triangolari appese a lunghe antenne. Queste erano connesse all'albero nel loro punto mediano e le scotte delle vele erano agganciate alle fiancate. Era priva del castello di prua ed aveva un piccolo cassero a poppa.
Caratteristiche
Tipo Cantiere Impostata Destino finale Stazza lorda Lunghezza Larghezza Pescaggio Propulsione Equipaggio |
Caravella Puerto de la Ribera 1487-1490 Sconosciuto 100,3 tsl 21,4 m 6,28 m 1,78 m Vele latine 20 |
La Pinta
La Pinta (spagnolo: la "Dipinta") fu una delle tre navi utilizzate da Cristoforo Colombo nel suo primo viaggio attraverso l'Oceano Atlantico nel 1492.
Fu la nave dalla quale Rodrigo de Triana avvistò per primo l'America.
La Pinta di Cristoforo Colombo
La Pinta era una caravella. La velatura era costituita da una vela quadra di trinchetto e una grande di maestra, mentre l'albero di mezzana (a poppa) portava una vela triangolare latina.
Possedeva sia un cassero di poppa sia un castello di prua.
Caratteristiche
Tipo Destino finale Stazza lorda Lunghezza Larghezza Pescaggio Propulsione Velocità Equipaggio |
Caravella Sconosciuto 115,5 tsl 22,75 m 6,60 m 1,85 m Vele latine 12 nodi 25 |
Ti Potrebbe Interessare Anche
Gli Etruschi e il mare
I Greci chiamavano gli Etruschi “Tirreni”, in ricordo di quelTirrenoche si diceva fosse il condottiero che, dalla lontana Lidia -oggi...
La Marineria Veneziana
La potenza economica di Venezia era tutta legata al mare attraverso il quale aveva, nei secoli, acquisì ricchezza e prestigio fino a divenire una...
Dalle navi agli aerei: John Samuel White costruttore di East Cowes
Il J. Samuel White è stato un cantiere di costruzione navale britannica con sede a East Cowes che prese il nome dal suo fondatore John Samuel...
Vasa: il triste destino di un nave da guerra della corona svedese
La Svezia nel corso di un solo secolo, grazie al re Gustavo (1523-1560), riuscì a trasformare le proprie limitate forze navali, che svolgevano...
Istanbul e il suo porto
"L'enormità di quelle tre città scaglionate, Galata, Costantinopoli e Scutari; i cipressi, i minareti, gli alberi delle navi che si...
RMS Olympic, un destino diverso
Il fato, o come lo si voglia chiamare, ha da sempre condizionato gli esiti del destino delle cose e degli uomini ad esse collegati. Spesso con drammatiche...
Porquerolles, l'isola del commissario Maigret
Porquerolles è l'isola più grande e la più occidentale del piccolo arcipelago delle Isole di Hyères, in Provenza (Francia). La...
Olin Stephens: il Grande Vecchio della Coppa America
Olin James Stephens II (New York, 13 aprile 1908 – Hanover, 13 settembre 2008) è stato un velista e progettista navale statunitense ed...
La Baia di Twofold e ''Old Tom'': una storia di uomini e balene
Alcuni mammiferi marini hanno, nel tempo, messo a punto sistemi di pesca molto efficienti, capaci cioè di produrre il massimo risultato come effetto...