La Rotta del Tè: un record da battere
Di Fabrizio Fattori
Di Fabrizio Fattori
Nel 1850 il clipper americano “Oriental” consegna a Londra un carico di solo te’ proveniente dalla Cina, dopo 97 giorni di navigazione, confermando le superiori prestazioni di questo tipo di veliero.
Arrivare prima degli altri consentiva di triplicare il guadagno su un prodotto richiestissimo in Europa, da quì la ricerca a rendere sempre più veloci le imbarcazioni.
Clipper ship 'Oriental', late 19th century - Lucius A. Briggs - Google Arts & Culture
Su quella stessa distanza si sono succedute nel tempo performance via via migliori sino al record odierno detenuto dal catamarano “Gitana” di Lionel Lemonchois, tale dal 2008, con poco meno di 42 giorni.
Su questa rotta di 13.000 miglia che collega il porto di Hong Kong a Londra, Giovanni Soldini tenterà di batterne il record. Il suo trimarano Maserati multi 70, si avvarrà di un equipaggio di cinque persone che oltre a Soldini può contare su quanto di meglio, a livello europeo, può offrire la vela agonistica: l’italiano Broggi, il francese Audigane e gli spagnoli Herrera e Pella.
Il “Gitana” di Lemonchois poteva contare su un equipaggio più numeroso, 9 persone e su un’imbarcazione di 100 piedi, 30 di più di quanto abbia a disposizione Soldini.
Il “Gitana” di Lemonchois - Foto da Fafablog - Canalblog
La sfida, che partirà da Hong Kong in gennaio, appare quanto mai impegnativa tenendo presente i tratti di mare asiatici molto trafficati e frastagliati, il capo di Buona Speranza doppiato con una rotta non favorevole e la navigazione nord atlantica in una stagione invernale quanto mai incerta. L’arrivo avverrà direttamente a Londra in un tratto del Tamigi poco distante dal centro della città.
Soldini ha alle spalle, oltre che la rotta dell’oro, da New York a San Francisco, un’altra rotta del te’ da San Francisco a Shanghai, oltre a molteplici imprese con equipaggi ed in solitario, è quindi intuibile che il bagaglio di esperienza ed abilità uniti alla sofisticata tecnologia dell’imbarcazione possa ipotecare la buona riuscita dell’impresa.
Il percorso verrà svolto in assetto “mod” per limitare i rischi troppo esasperati dell’utilizzo dei “foil”, le derive volanti che pur consentendo performance migliori esporrebbero l’imbarcazione a rotture o scuffie che potrebbero rivelarsi altamente problematiche.
Al momento Il Maserati si trova ad Honolulu per una messa a punto ed impegnative prove in mare poi il trasferimento in Giappone e successivamente ad Hong Kong per l’inizio di questa ulteriore avventura.
Fabrizio Fattori
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