Apre oggi, nella cornice marina della Fiera di Genova, in un clima di entusiasmo, dinamismo e di rinnovata fiducia, la 57^ edizione del Salone internazionale della nautica. Un evento che nel corso della sua lunga vita ha retto alle ‘ingiurie’ del tempo (e … dell’uomo) confermandosi storico appuntamento a livello internazionale per operatori del settore e appassionati del mare e dell’andar per mare, nonostante la spietata concorrenza di Cannes.  

Un Salone che nei dati fondamentali rafforza la tendenza positiva affacciatasi nella precedente edizione: 884 le aziende partecipanti (+ 10% di espositori esteri); 1.100 le barche esposte a terra e in mare (un buon 8% in più rispetto al 2016), 70 i nuovi marchi tra esordi e ritorni; 150 mila visitatori attesi rispetto ai 127 mila ( 33 mila stranieri ) dell’anno scorso; la vela registra un +3,5%, gli entrobordo un +14%, le imbarcazioni pneumatiche, di cui l'Italia è primo produttore al mondo, un +9%.

Rilevante anche l'aumento nel settore degli accessori e componenti che quest'anno sono l'11,8% in più rispetto al 2016". Molto presenti anche il turismo e i servizi. 

Come non ha mancato di sottolineare la presidente Ucina, Carla Demaria, la  crescita è consolidata. “Dal salone di Cannes appena concluso e dalle nostre recenti indagini – ha affermato - abbiamo la conferma che c'è un'energia nuova in generale nel mercato. Sta andando bene per tutti e questo è un bene per il settore". Inoltre per quanto ci riguarda direttamente – ha aggiunto - registriamo un nuovo spirito di collaborazione con le istituzioni locali  e una sostanziale distensione nei rapporti con le aziende che si sono staccate per aderire a Nautica Italiana. Sono, fattori positivi  che  fanno ben sperare e, comunque, renderanno speciale questa 56^edizione del Salone.

Certo, le posizioni di primato mondiale  del ‘Nautico’ costruite  anno dopo anno fino al 2008 con percentuali di crescita  di tipo cinese non ci sono più; sono state vanificate dal successivo periodo di crisi economica generale del mondo occidentale  e poi dalla insensata politica  ‘antinautica’ di alcuni nostri governi, in particolare quello Monti.

Una serie di circostanze negative che fino a un paio di anni fa avevano fatto ipotizzare la sospensione, il trasferimento se non addirittura la chiusura del ‘Nautico’ genovese. Un rischio allontanato grazie alla ferma volontà e determinazione dei vertici Ucina - di ieri (Albertoni e Perotti) e di oggi, Carla Demaria - che hanno ‘sofferto’, ma hanno saputo tenere saldamente il timone e la prua al mare fronteggiando le avverse condizioni.

Dunque, oggi il “Nautico” c’è ed è più che mai vivo, grazie a loro e ai molti imprenditori vecchi e nuovi che hanno confermato con coraggio anche nei tempi più bui l’appuntamento di Genova. Bene. Passata è la tempesta, si riprende a navigare! 

Carlo Enrico Bazzani