Il ketch, nato con il nome di Gracie III, è appartenuto per 35 anni alla stessa famiglia, i Zaccagni di Firenze. In particolare Enrico “Chicco” Zaccagni, esperto e apprezzato consulente nel restauro di scafi d’epoca.
Ne fece la propria dimora galleggiante ai Caraibi dal 1986, con la quale svolgeva attività di charter e partecipava a raduni.
Nel 1999 il due alberi fu trasferito via cargo a Livorno e poi rilevato dal nuovo proprietario romano. A Zaccagni fu affidata la direzione lavori.
Tra il 2001 e il 2003 l’imbarcazione fu smantellata e ristrutturata presso il cantiere viareggino Del Carlo con la collaborazione dello Studio Faggioni.
Tra gli interventi effettuati: la ricostruzione dei madieri in acciaio e il rifacimento del 20 per cento delle ordinate in quercia.
Nessuna sostituzione per il fasciame in teak di Birmania da quattro centimetri di spessore, mantenutosi intatto dopo quasi 80 anni dal varo e trattenuto alla struttura con nuova viteria in bronzo al silicio.
Caratteristiche
ANNO | 1924 |
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CANTIERE | PHILIP & SON (DARMOUTH – UK) |
PROGETTO | CLAUDE WORTH |
LUNGHEZZA F.T. | 18,85 m |
LUNG. AL GALLEGGIAMENTO | 14,61 m |
LARGHEZZA | 4,12 m |
PESCAGGIO | 2,80 m |
DISLOCAMENTO | 48 tons |
SUPERFICIE VELICA | 180 m² |
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