Volvo Ocean Race - La durezza del Southern Ocean
24 marzo 2018 - Leg 7, Day 7
24 marzo 2018 - Leg 7, Day 7
Il vento soffia costantemente sopra i 30 nodi, con raffiche vicine ai 40 e onde che raggiungono i 5 metri di altezza. Gli spagnoli di MAPFRE, che erano i battistrada al rilevamento delle ore 8 questa mattina, hanno informato il race control di Alicante di aver subito un danno alla rotaia della randa sull’albero, un problema che ha rallentato il loro progresso.
Leg 7 from Auckland to Itajai, day 08 on board Dongfeng. Kevin Escoffier portrait after 2 hours helming. 24 March, 2018. Martin Keruzore/Volvo Ocean Race
Il team si mantiene tuttavia saldamente in seconda piazza. “Abbiamo un piccolo problema alla rotaia dell’albero.” Ha scritto in una email da bordo lo skipper Xabi Fernández questa mattina. “Abbiamo fatto una riparazione temporanea e restiamo in regata.”
L’esperto navigatore Juan Vila ha aggiunto: “Restiamo concentrati per salvaguardare gli uomini e la barca. Abbiamo avuto una rottura sulla rotaia e ora dobbiamo cercare di restare in equilibrio fra spingere a fondo e sapere quando è il momento di togliere il piede dall’acceleratore.”
Leg 7 from Auckland to Itajai, day 06 on board Brunel. Bouwe Bekking holding Thomas Rouxel at the helm. 23 March, 2018. Yann Riou/Volvo Ocean Race
Sun Hung Kai/Scallywag, che si trova in coda alla flotta con un distacco di un centinaio di miglia, ha pure informato di avere subito un danno a una puleggia delle sartie volanti. Il danno è stato riparato velocemente e il problema è stato risolto, ma il team ha perso alcune miglia.
“Stavamo strambando al limite della zona di esclusione dei ghiacci e la puleggia si è messa al contrario, quindi quando abbiamo tirato la volante si è rotta e ha tranciato la coda della cima.
Leg 7 from Auckland to Itajai, day 07 on board MAPFRE. 24 March, 2018. Ugo Fonolla/Volvo Ocean Race
” Ha spiegato lo skipper David Witt. “Siamo stati fortunati, avremmo potuto rompere la volante e perdere l’albero. Abbiamo dovuto fare una riparazione di fortuna, rimontare il tutto e ripartire. Siamo 110 miglia dietro, ma sono cose che succedono.”
Le sette barche stano progredendo velocemente verso Capo Horn, spinte da un vento da ovest di tempesta. Strambare al limite sud della zona di esclusione è un lavoro duro, faticoso. “
Leg 7 from Auckland to Itajai, day 4 on board Turn the Tide on Plastic. Sailing through the furious fifties and deploying the scientific drifter. 21 March, 2018. Sam Greenfield/Volvo Ocean Race
Ci sono 35/4 nodi di vento e onde enormi.” Ha spiegato in un collegamento video lo skipper olandese di team Brunel Bouwe Bekking, che ha preso parte alla regata non meno di otto volte.
“Da un lato è una navigazione molto divertente, ma dall’altro è abbastanza stressante perché si sa che se qualcosa va storto, va terribilmente storto. Bisogna riuscire a trovare il giusto equilibrio.”
Leg 7 from Auckland to Itajai, day 07 on board Vestas 11th Hour. 23 March, 2018. The search of the biggest splash by Phil Harmer. Jeremie Lecaudey/Volvo Ocean Race
Il team che sembra essere riuscito a trovare questo equilibrio è Turn the Tide on Plastic su cui corre anche l’italiana Francesca Clapcich, che grazie all’esperienza di due veterani di queste acque come la skipper Dee Caffari e il navigatore Brian Thompson che hanno entrambi navigato anche in solitario intorno al mondo, ha preso la testa della flotta al rilevamento delle ore 14 e procede a velocità oltre i 23 nodi.
“Siamo quasi sempre sommersi dalle onde! Strambata! Una e un’altra ancora. E’ una giornata impegnativa e c’è un sacco di vento quaggiù.” Ha twittato Dee Caffari.
Leg 7 from Auckland to Itajai, day 7 on board AkzoNobel. 23 March, 2018. Luke Molloy. James Blake/Volvo Ocean Race
Meglio per tutti abituarsi alla situazione, perché le previsioni dicono che ci saranno altre giornate così.
Posizioni del 24 marzo 2018 alle ore 14
Carla Anselmi – Italian media manager
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