Nautica: cosa ci riserva il futuro?
Di Daniele Motta
Di Daniele Motta
La stagione nautica è oramai praticamente iniziata e come di consueto non si può fare a meno di fissare il punto o, meglio, i punti che ne caratterizzano lo sviluppo normativo ed economico stante l’attuale stato delle cose.
Ma partiamo dalla novità normativa di maggior rilievo: la riforma del codice della nautica.
Sono infatti oramai in fase di elaborazione i decreti attuativi del codice che tratteranno tematiche riconducibili alla formazione, dotazioni di sicurezza, regime amministrativo, semplificazione e patenti nautiche.
Miglioramenti e risoluzione di “lacune” (facciamo riferimento al commento della presidentessa di UCINA ndr) che costituiranno “uno strumento utile per il rilancio del mercato interno…”. Più nel dettaglio, e come in parte sopra intuibile, gli interventi dovrebbero comunque riguardare la semplificazione amministrativa, includendo in questo senso quella riconducibile al diporto commerciale e alle unità iscritte nel registro internazionale, la regolamentazione delle attività di locazione per i natanti, patenti, dotazioni, destinazione d’uso per le strutture demaniali operanti nel rimessaggio delle piccole unità e nell’inserimento della cultura del mare nei programmi scolatici.
Nel merito delle tematiche dunque, ma comunque con la riserva di conoscere e di valutare con oggettività i contenuti della norma in un prossimo futuro, non si può che giudicare l’intervento quantomeno di ampio spettro e di assoluta pertinenza con le criticità, anche più volte trattate ed analizzate da molti addetti ai lavori.
Tuttavia interessante (e probabilmente determinante) sarà da comprendere se con la nuova stesura del codice il legislatore cambierà la dottrina normativa, magari avvicinandosi, anche qui con riserva e speranza, ai sistemi anglosassoni tanto invocati dalla maggior parte dell’intellighènzia del comparto e non solo…
Altra novità è quella relativa alla circolare 14D, emessa dalla direzione centrale legislazione e procedure doganali, che di fatto dovrebbe snellire l’export delle unità da diporto destinate al mercato extra UE, agevolando le procedure fiscali e doganali per i costruttori.
Chiusa la parentesi normativa rimane quella riconducibile al mercato nel suo insieme.
Partendo dalle cifre meritano di essere citati alcuni numeri tra cui quelli di Assilea, l’associazione Italiana Leasing: nel primo trimestre 2016, i contratti in leasing nel segmento nautica da diporto sono cresciuti del +53% nel numero e del +196% nel valore stipulato sull’analogo trimestre dell’anno precedente.
Altri dati indicano, facendo riferimento alla fine del 2015, che gli importi finanziati sono cresciuti del 68,3%, consolidando i segnali dell’anno precedente (+14% nel 2014 sul 2013).
A queste cifre si dovrebbero anche segnalare le elaborazioni dell’indagine semestrale di mercato realizzata dall’Ufficio Studi di UCINA che riportano i dati provvisori di chiusura dell’anno 2015 e i dati di trend dell’anno nautico 2015/2016.
Dagli studi sarebbe emersa una crescita prevista tra il 5 e il 10%, registrando le seguenti performance: la cantieristica con una crescita di oltre il 13%; il settore dei motori (+13%) e il comparto accessori e componenti (+7%).
Ma cifre a parte merita una doverosa considerazione da fare è sicuramente riconducibile su come, quasi sempre, è effettivamente “valutato” il comparto.
Partendo dalle percezioni sembra esserci anzitutto una quasi (non totale) esclusiva attenzione (da parte delle due associazioni di settore e da una parte della stampa specializzata) sul solo mercato della cantieristica che di certo non può, da solo, rappresentare la piena totalità degli interessi e dello stato di salute dell’intero comparto, escludendo così un’intera galassia di professionisti ed aziende che gravitano, con altrettanta importanza, negli ingranaggi del settore.
Questo seppur non è certo il nocciolo del problema limita, probabilmente, un’analisi accurata dello status dell’intero settore al fine di comprendere, e far comprendere, all’italiano medio e non solo, l’effettiva consistenza ed importanza dello stesso che, lo si sottolinea, è sì lusso ma non solo (basti pensare al settore dello shipping)!
In conclusione, e volendo rimanere fuori dalle fazioni sia degli scettici che degli ottimisti della ripresa, è comunque da tener presente che senza un’effettiva ripresa, dell’intero sistema paese prima che della nautica in particolare, difficilmente si rivivranno, fino al quel momento, i vecchi fasti dei livelli pre-crisi, anche nella nautica.
Infine, ma non in ordine d’importanza, è da ricordare (sempre) che la nautica da diporto è il primo settore che risente delle crisi economiche perché le barche, belle o brutte che siano, a motore o a vela non sono necessarie come il pane quotidiano. In caso di crisi economica, una barca verrà accantonata per prima e magari lasciata affondare al suo posto d’ormeggio.
Daniele Motta
Perito e Consulente Navale
Tel. +39 389 006 3921
info@studiomcs.org
www.perizienavali.it
Ti Potrebbe Interessare Anche
SEATEC 2024 Seminario RINA
Al SEATEC 2024 RINA, il Registro Italiano Navale, tiene un seminario di aggiornamento sulle nuove normative applicabili al prodotto yacht, sia da un punto...
Confindustria Nautica: confermata l'applicazione del credito per il mezzogiorno alla...
È stata pubblicata la Circolare 33/E del 2023 che, accogliendo le richieste di Confindustria Nautica condivise con l’Agenzia delle Entrate...
Confindustria Nautica: DDL Made in Italy ''Pacchetto Nautica'', quattro misure appena...
Sono state approvate dall’Assemblea della Camera dei deputati le disposizioni del “pacchetto nautica” contenute nel DDL Made in Italy...
Confindustria Nautica, Camera DDL ''Made in Italy'': votata norma a favore dei natanti...
Camera, DDL "Made in italy": dopo la rottamazione dei piccoli motori marini, votata norma a favore dei natanti da diporto. ConfindustriaNautica,...
La Camera Arbitrale Internazionale istituisce il Tribunale Arbitrale della Nautica...
La Camera Arbitrale Internazionale si arricchisce di una nuova Sezione. Dopo l’emanazione del Codice della Nautica nel 2005 e i vari correttivi...
Dove navigare negli Stati Uniti e come richiedere il visto
La vela è un ottimo modo per rilassarsi e svagarsi. Tuttavia, trovare una buona destinazione per le vacanze in barca a vela può essere una...
Confarca: Incidenti in barca, il bilancio estivo è pesante: ''Mancano i vademecum...
Il commento della Confarca dopo l’ennesimo incidente del weekend, sul lago d’Iseo: “Occorrono più controlli ed una maggiore cultura...
Imbarcazione a noleggio: i consigli del RYA Royal Yachting Association
Il charter nautico sta godendo di un boom, ma se sei nuovo a questo modo di navigare il RYA consiglia di tenere a mente alcuni aspetti basilari. Se...
Nautica da diporto: termini e denominazioni corrette nella descrizione degli eventi...
Troppo spesso, anche negli articoli delle riviste nautiche di settore, vengono utilizzati vocaboli e definizioni non adeguate, rischiando di creare fraintendimenti...