Nautica - Assicurazioni: ecco cosa c’è da sapere e fare
Di Daniele Motta
Di Daniele Motta
Siamo ad inizio anno e non è inverosimile che per molti si arrivato il momento di rinnovare qualche polizza sia essa la “classica” RC natanti, corpi e macchina che quella per la responsabilità civile professionale, magari per qualche marittimo.
Con questo articolo, il primo di due dedicati rispettivamente agli armatori e poi ai marittimi, avrà l’intento di dare qualche utilissimo consiglio per evitare, proprio quando si potrebbe avere bisogno della copertura della vostra polizza o di ricevere un indennizzo, di avere delle spiacevoli soprese da parte della compagnia assicuratrice di turno.
Una prima casistica, neanche troppo rara da trovare, è quella relativa ad un evento nel quale l’armatore è il danneggiato: potrebbe capitare che dopo aver subito un sinistro l’assicurazione della controparte, purché abbia aperto il sinistro, vi comunica che il danno non potrà essere risarcito – spesso neppure giustificandone i motivi – o, peggio, attuando una strategia tesa all’inerzia, magari senza neppure comunicare al danneggiato alcunché.
In questi casi, come detto neanche troppo sporadici, la miglior strategia è quella preventiva: nell’evitare fin da subito lungaggini e perdite di tempo il primo passo è quello relativo al coinvolgimento di un perito di fiducia, il quale a prescindere o no da un eventuale accertamento da parte del perito dell’assicurazione, in riferimento ai danni sofferti saprà, in obbiettività, fornirvi la reale computazione dei danni e delle dinamiche del sinistro, nonché le relative responsabilità.
Perizia alla mano si avranno immediatamente due preziosi vantaggi. Il primo è quello chiaramente riferito alla valutazione delle responsabilità, l’entità dei danni e alla valutazione normativa afferente la polizza, essenziale, in questa fase, per farsi un’idea chiara della situazione e dello stato della pratica.
Questo è sempre utile: che la compagnia faccia o meno il proprio dovere lo strumento, dato dalla perizia, saprà, di riflesso, anche suggerirvi se (anche in caso di indennizzo) l’importo sia effettivamente congruo e coerente con i danni sofferti.
Fatto ciò, non sarà inverosimile “chiudere” la pratica, se tutto è in ordine, in un lasso che può andare dai 25 a 60 giorni.
Ma andiamo avanti. Una volta avuta la perizia molto spesso l’unica via è rappresentata anche da una fase di natura legale: non di rado molti danneggiati dovranno inviare alla compagnia assicuratrice – tramite un legale – una citazione.
Qui accade, statisticamente parlando, una fase nella quale il liquidatore possa finalmente proporre una transizione al danneggiato che però frequentemente, a detta di alcuni legali, è spesso talmente irrisoria tale da sembrare quasi effimera, anche se fortunatamente non sempre è così.
In questa ultima fase la strada si divide. In un primo caso, tramite il supporto dei legali e dei periti, si può arrivare finalmente alla liquidazione dell’indennizzo o, nella peggiore delle ipotesi, a dover affrontare un contenzioso legale.
In questa ultima, anche se malaugurata circostanza – certamente frustrante per via delle note lungaggini tipiche dei nostri tribunali -, non sempre la battaglia è già persa: come in parte sopra si evince avere già in mano una buona perizia (utile anche per valutare se o meno adire alle vie legali) e un attento legale dalla vostra vi darà sempre e comunque buone probabilità di successo.
Che dire dei costi? Solitamente sei il vostro perito e il vostro legale sono persone oneste e deontologicamente corrette, l’ammortizzazione dei costi – e la loro entità – sono frequentemente assai congrue in riferimento alle cifre e alla tipologia di pratica trattata.
E se invece, vostro malgrado, siete invece voi ad aver danneggiato qualcuno? Vale certamente lo stesso criterio. Valutare tramite un accertamento peritale i danni, le responsabilità e le dinamiche potrebbe, anche a sorpresa, esonerarvi o limitare la vostra sfera di responsabilità. Avere contezza certa tramite un punto di vista terzo ed indipendente dal vostro e da quello delle compagnie (o enti e autorità) è quello che potrebbe fare la differenza tra un esborso o un esonero di responsabilità.
Daniele Motta
Perito e Consulente Navale
Tel. +39 389 006 3921
info@studiomcs.org
www.perizienavali.it
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