L’Ambra Grigia un tesoro nascosto
di Fabrizio Fattori

di Fabrizio Fattori
Elemento indispensabile della farmacopea più antica, mangiato, inalato, indossato, e oggi, nella sua formula sintetica, prevalentemente usato dall’industria profumiera per la sua capacità di contribuire ad esaltare le altre essenze, è stato per secoli ammantato di leggende strettamente legate al mare e ai suoi mostruosi abitanti fino a determinarne l’affascinante mito.
Il “Dizionario ragionato universale di storia naturale” di Valmont de Bomare (1761) riporta fantasiose ipotesi sulla sua origine non meno fantasiose della “bava di Drago” ipotizzata dai cinesi. Oggi sappiamo che viene prodotto dall’intestino di alcuni capodogli per auto proteggersi dalle infiammazioni generate dai residui cornei dei cefalopodi di cui si nutrono.
Accumulato in grandi quantità (fino a 400 kg) viene poi espulso per vie naturali (a volte può determinare la morte del cetaceo per occlusione intestinale) e destinato a galleggiare per poi essere spiaggiato profondamente trasformato. Infatti l’esposizione al sole ed al salmastro lo rendono soavemente profumato.
Ambra Grigia - Foto da https://www.vitantica.net/
Merce rara ed ambita ha sempre avuto un altissimo costo, basti pensare che, nel XVI secolo, una libbra aveva sul mercato mediterraneo un costo di poco inferiore al prezzo di un cammello. A lungo monopolio dei portoghesi divenne veicolo di penetrazione commerciale nei paesi più retrivi come la Cina del XV secolo. Macao, grazie ai privilegi acquisiti, fu a lungo il fulcro commerciale di tutta l’area estremorientale .
Viene utilizzato lo specifico nome di ambra grigia per differenziarlo dall’ambra fossile di altra natura e destinata ad altri usi. Le quantità casualmente ritrovate vengono commercializzate con la definizione di “ flottant” ovvero non legate alla cattura di un capodoglio, specie sotto tutela internazionale ed a rischio estinzione proprio a causa delle sue risorse intestinali.
Con questo appellativo è stato commercializzato il recente, consistente, ritrovamento di una quantità di ambra ancora all’interno di un capodoglio spiaggiato sulla costa dello Yemen, uno dei paesi più poveri esistenti, dilaniato da una pesante guerra civile.
I pescatori artefici del ritrovamento hanno negoziato i circa 120 kg per una cifra di un milione e cinquecentomila dollari, vedendo la loro vita e quella dell’intero villaggio mutare inaspettatamente.
Fabrizio fattori
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