Il mare amico
di Fabrizio Fattori
di Fabrizio Fattori
C’è un luogo dove la solidarietà umana si manifesta nel suo primitivo valore quello che vede un simile nell’altro, ed è il mare.
Le sue sconfinate distese non consentono distrazioni di sguardo o ciniche noncuranze in tutti coloro che lo percorrono e ne conoscono il potenziale di morte. Il volgere la vista altrove è spesso pratica di molti in una società claustrofobica dove l’altro è spesso percepito come nemico e certo non degno di attenzione.
Le nostre città sono, nel tempo, divenute luoghi di esasperati egoismi; ma non il mare. Forse la sua angosciante estensione e profondità fa riaffiorare ataviche paure alle quali l’aiuto solidale offre sollievo incardinato nella certezza di una reciproca salvezza.
Il “Vendée Globe” è tra le competizioni più esasperate dove uomini solitari e raffinate tecnologie sono messe a dura prova. Ne consegue che vincere un simile confronto consacra i velisti all’olimpo della categoria. Passare giorni e giorni su delle bolle tecnologiche, ritenute inaffondabili, tra onde immense e venti furiosi, esalta lo spirito agonistico e spinge i partecipanti ad ogni possibile angustia e sacrificio.
Ma a questa tensione, cui tutto si sacrifica, si sostituisce la stessa foga e determinazione se arriva una richiesta di aiuto, lontana miglia e miglia oltre le onde spesso mostruose. Allora si cambia l’obiettivo e si corre in aiuto sperando di arrivare in tempo.
Questo è accaduto, nell'odierna ediizione, a Yannick Bestaven, Boris Herrmann e Jean le Cam che sono corsi in aiuto di Kevin Escoffier la cui imbarcazione di diciotto metri è stata spezzata in due in barba a tutta la tecnologia di questo mondo.
Salvato l’amico, a lungo galleggiante nella sua zattera di salvataggio, la corsa riprende senza grandi speranze di vittoria ma soddisfatti comunque di aver portato a termine una gara così impegnativa.
Ma la solidarietà è unanimemente riconosciuta come imprescindibile valore anche dalla giuria che in virtù di questi episodi assegna dei bonus orari e proietta Yannick Bestaven al vertice della classifica.
Una storia a lieto fine con la duplice bellezza di una vittoria e di una vita sottratta all’oceano.
Fabrizio Fattori
In copertina photo © Vendée Globe 2020-21
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