Sbuffa da oltre centoventicinque anni il rimorchiatore Pietro Micca, una dele più antiche imbarcazione a vapore tuttora navigante, costruita nel lontano 1895 nei cantieri Rennoldson & Son a Newcastle, Inghilterra.
Il piroscafo, dopo aver attraversato due guerre mondiali come nave ausiliaria militare e come dragamine, ha partecipato alla costruzione di molti porti nel Mediterraneo e fornito vapore, fino al 1993, alla flotta americana di stanza a Napoli.
Il rimorchiatore Pietro Micca
Passeggiando sul ponte di questa nave dalle lamiere ancora miracolosamente integre, se ne respira la storia vissuta: merci, scenari di guerra, paesi e porti e storie personali di partenze e sacrifici. La suggestione è massima quando si entra nella sala macchine, dove nessuna apparecchiatura moderna rompe l'incantesimo.
La famiglia Spinelli di Monte di Procida, imbarcata su questa nave per tre generazioni, l'ha mantenuta in perfetta efficienza fino al 1995, equipaggiandola di capitani, direttori di macchina, marinai e fuochisti. Finchè il Pietro Micca rischia di essere smantellato.
Il rimorchiatore Pietro Micca Alla Festa della Marineria
E' Pier Paolo Giua a decidere che quella nave deve restare in vita, costituendo l'Associazione delle Navi a Vapore G.L. Spinelli, che salva la nave e le garantisce un futuro.
Il piroscafo, che rientra nell'Olimpo delle navi più antiche del mondo, si guadagna ancora da vivere svolgendo varie attività didattiche, ad esempio come Goletta Verde di Legambiente.
Il Pietro Micca dopo essere stato restaurato a Fiumicino presso il Cantiere TecnoMar a Fiumara Grande dove, sostando per diversi anni è stato stato visitato da miglaia di persone, il 21 maggio 2018 ha fatto ritorno, dopo 52 anni a Marina di Puolo (Massa Lubrense) dove, fino alla metà degli anni ’70, è stata parte integrante del paesaggio del piccolo borgo marinaro per poi ritornare allo storico cantiere di Fiumicino.
Una affascinante storia lega in modo inusuale i due territori e la nave stessa. Durante i lunghi anni nei quali la Baia di Puolo era conosciuta come luogo di estrazione di pietra calcarea, usata perlopiù nella costruzione di opere marittime quali porti, dighe, frangiflutti, l’impresa Merlino, proprietaria dell’area, acquistò in Inghilterra il rimorchiatore a vapore Pietro Micca che, con la sua imponente stazza, 31 metri, stazionava nella rada di Puolo.
Scheda tecnica
Anno | 1895 |
Materiale | Acciaio |
Cantiere | Rennolson and Son, Southsields Newcastle UK |
Alberi | Due |
Armo | Goletta |
Lunghezza ft | 31,10 metri |
Larghezza | 6,40 metri |
Immersione | 4,00 metri |
Dislocamento | 330 tonnellate |
Stazza lorda | 134 tonnellate |
Potenza | 500 cavalli vapore |
Giri a regime | 85 giri al minuto |
Caldaia | 25 tonnellate d'acqua |
Carburante | Olio pesante BTZ (a basso tenore di zolfo) |
Press.vapore | 9 chili su centimetro quadrato |
Armatore | Ass.ne Amici delle navi a vapore G. L. Spinelli |
Equipaggio |
(Comandante, Direttore di Macchina, Marinaio Autorizzato, Mozzo) |
Cuccette | 16 |
Macchina |
Macchina alternativa verticale 'a triplice espansione' con stantuffi a movimenti opposti e distribuzione a cassetto, costruita da Rennoldson and Son. |
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