Il mercato cambia pelle. E lo fa privilegiando una vela “più sostenibile”.
Così i cantieri si adeguano scegliendo strade dove il terreno sia più fertile: i giovani e gli amanti di questo sport intenzionati a praticarlo senza spendere eccessivamente, ma senza rinunciare alla qualità e al comfort.
Sulla stessa fascia di mercato del Bavaria, un altro cantiere: l’Archambault con il suo A27, rispetto al suo diretto concorrente, è sicuramente più sportivo: nel pozzetto il trasto ha un carrello dove la scotta randa è rinviata alla tedesca, la pala del timone è entrobordo per allontanare il peso dalle estremità.
Il piano velico presenta un armo in testa con fiocco, riavvolgibile, e un bompresso in alluminio a cui murare le vele da lasco. All’armatore la scelta di munire la carena di una deriva basculante oppure fissa con bulbo T.
Ma l’A 27 vuole essere anche una barca da vivere con amici e parenti. Tante le comodità pensate proprio per questa finalità: due letti con cuscini e un bagno chimico, due plafoniere per illuminare gli interni, una batteria di servizio da 70 A.
Per gli armatori più esigenti, Archambault ha previsto la possibilità di montare un lavello con capienza di 50 litri, un fornello, un tavolino inclinabile dove poter mangiare o appoggiare la roba, due gavoni e due divanetti.
Specifiche dell’A 27:
Lunghezza: Larghezza: Immersione: Dislocamento: Sup. Velica: |
8,35 m 2,98 m 0,85 m / 1,75 m secondo la configurazione 2.150 kg 42,50 mq |
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