Studio svizzero: l'ossido di azoto (protossido di azoto) sarebbe stato liberato in gran quantità dalle piante che hanno cominciato a prosperare nelle aree da poco riscaldatesi.
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Formula chimica dell'ossido di diazoto |
Tra effetto serra, innalzamento dei mari e stravolgimento dei climi, la parola "surriscaldamento" rievoca ormai in noi immagini apocalittiche: ghiacciai che scompaiono, ecosistemi distrutti, specie animali uccise dall'innalzamento delle temperature. Una tragedia, insomma.
Eppure la famosa era glaciale, che si sarebbe conclusa 14.500 anni fa trasformando la gelida calotta terrestre nel paradiso blu e verde che conosciamo, stando a uno studio svizzero si sarebbe conclusa con una risata, nel vero senso della parola.
A seguito di questo riscaldamento l'Europa si sarebbe riscaldata di 5 °C alla fine dell'era glaciale.
Innalzamento della soglia dell'ossido di diazoto negli ultimi decenni
I ricercatori dello Swiss Federal Institute of Technology di Losanna hanno infatti dimostrato che l'ultima era glaciale sarebbe terminata anche a causa del rilascio di massicce quantità di ossido di diazoto, conosciuto anche come "gas esilarante", sostanza che provoca ilarità negli esseri umani e influisce (anche) nei processi di surriscaldamento globale.
Il film della 20th Century Fox "L'era glaciale"
Alla luce di questa spiegazione, l'omonimo film di animazione della 20th Century Fox appare dunque più realistico che mai; certo i mammut di allora non parlavano e i bradipi non erano svampiti come Sid, ma è probabile che non proprio tutti gli abitanti del pianeta avessero le rotelle al posto giusto.
Pubblicato su "Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology", lo studio rivela che circa 14.500 anni fa l'Europa si sarebbe riscaldata di 5 gradi centigradi e che lo scioglimento dei ghiacci avrebbe liberato il gas accelerando a sua volta il processo.
Ma da dove proveniva questo ossido di diazoto? Secondo gli studiosi, sarebbe stato liberato in gran quantità dalle piante che cominciavano a prosperare nelle aree appena riscaldate.
Per giungere a questa conclusione gli studiosi hanno infatti analizzato sedimenti di laghi glaciali della zona, ricostruendo una fortissima presenza di cespugli di olivello. "Il metabolismo di queste piante provoca un rilascio di gran quantità di ossido di di azoto, sostanza che incrementa la temperatura globale - hanno spiegato i ricercatori - e qualcosa di simile potrebbe verificarsi anche secondo le attuali previsioni di cambiamento climatico.
Anche se non è possibile prevedere di quanto si innalzerà la temperatura".
Chissà, dunque, che da qui alla fine del millennio la Terra non torni a vivere un'euforica fase di cambiamento climatico.
Che alla specie umana piaccia smorzare i momenti storici più drammatici buttandola "a tarallucci e vino", del resto, non è una novità.
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