Nautica - L’arbitrato marittimo anche per il diporto
Di Daniele Motta
Di Daniele Motta
L’arbitrato è un metodo alternativo di risoluzione delle controversie. Consiste nella nomina di uno o più soggetti, detti arbitri, che, attraverso il cosiddetto lodo, pronunciano una decisione vincolante per le parti.
Questo istituto stragiudiziale è tradizionalmente usato nelle controversie civili e commerciali e soprattutto nel commercio internazionale. Mentre per il settore navale invece è presente l’arbitrato marittimo.
L’arbitrato marittimo nasce per lo Shipping cioè per la navigazione commerciale. Avendo storicamente Londra e New York quali principali piazze di riferimento, è da notare come, oramai, non sono più le uniche: molte città tra cui Parigi, Madrid, Rotterdam e Amburgo hanno delle camere arbitrali specializzate nel settore navale.
Il ricorso alla procedura arbitrale è pressoché una prassi consolidata, sia da parte delle compagnie che dai P&I. Le materie e le relative controversie possono avere per oggetto molti eventi: sinistri, avarie marittime, contestazioni presso i cantieri, danni al carico e, più in generale, in riferimento ad ogni evento che sfocia in una controversia in materia marittima.
Contrattualmente parlando, si può prevedere di rivolgersi presso un arbitrato se presente una opportuna clausola, detta compromissoria, oppure, in una fase successiva, sottoscrivendo un opportuno compromesso tra le parti.
Esistono, tuttavia, due forme distinte di arbitrato da adottare: ci si può rivolgere presso un ente arbitrale, il quale avrà un proprio regolamento oppure ricorrere, in accordo tra le parti, ad una procedura cosiddetta irrituale o ad-hoc.
In questo ultimo caso, saranno direttamente le parti a stilare un opportuno regolamento che sarà poi seguito dagli arbitri al fine di pronunciare successivamente il propedeutico lodo.
Prima di parlare della realtà italiana è opportuno fare un accenno sui vantaggi generali dell’arbitrato marittimo. Questi possono essere essenzialmente identificati nei tempi di giudizio e nell’alta specializzazione di arbitri e periti in riferimento alla peculiarità del settore navale, fattore assai importante in relazione al giudizio finale della controversia.
Naturalmente, come nei procedimenti giudiziari tradizionali, anche la scelta dei propri consulenti (legali e tecnici) sarà importante al fine di far valere le proprie ragioni.
Ciò detto, in Italia esistono già alcune realtà specializzate nell’arbitrato marittimo:
a Genova, dal 1989, è attiva la Camera arbitrale marittima presso la locale camera di commercio. Dal 2013 si aggiunge la camera di commercio di Livorno e dal 2016 anche quella di Salerno.
Un unicum è tuttavia rappresentato dall’iniziativa, nata nel 2016, promossa dalla Camera Arbitrale Italiana Nautica Diporto della Lega Navale Italiana, specializzata proprio per il diporto.
In termini di tariffe, gli enti arbitrali provvedono ad individuare, solitamente, i costi in relazione al valore della lite, alla quale si sommano le spese amministrative, gli onorari agli arbitri e da una percentuale sull’eccedenza.
Per ulteriori informazioni, alleghiamo le tariffe che sono reperibili on-line, rispettivamente della camera di commercio di Genova e quelli della Camera Arbitrale Nautica Italiana del Diporto.
Link utili
Regolamento della Camera Arbitrale Marittima di Genova
Regolamento della Camera Arbitrale Nautica Italiana del Diporto
Tariffe Camera Arbitrale Nautica Italiana del Diporto
Daniele Motta
Perito e Consulente Navale
Tel. +39 389 006 3921
info@studiomcs.org
www.perizienavali.it
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