Gaetano Mura Solo Round the Globe Record
Il record sul giro del mondo a vela coniugando sport, salute e ambiente
Il record sul giro del mondo a vela coniugando sport, salute e ambiente
Presentata questa mattina in conferenza stampa l''impresa di Gaetano Mura che ad ottobre prossimo partirà per battere il record nella circumnavigazione del globo in solitario, senza assistenza e senza scalo, a bordo di un Class40
Farà da “prototipo” per lo studio del fisico e della psiche in condizioni estreme, sarà una “sistema di monitoraggio vivente” che, per quattro mesi in mare aperto, osserverà le condizioni ambientali di mari, oceani e dei loro abitanti, sperimenterà cibi naturali predisposti per il suo viaggio, ma sarà soprattutto il protagonista di un’avventura al limite delle possibilità umane: battere il record sul giro del mondo in solitario, senza assistenza e senza scalo, a bordo di un Class40, barca a vela da regata di 12 metri.
L’Ocean Racer sardo Gaetano Mura partirà con il suo Class40 a ottobre prossimo e per oltre 4 mesi cercherà di compiere un’impresa che fino ad oggi è riuscita solo al cinese Guo Chuan, che l’ha portata a termine in 137 giorni.
A poche settimane dalla partenza, il velista sardo ha presentato a Roma, nel corso di una Conferenza Stampa, il “Solo Round the Globe Record ” il giro del mondo a vela che si svolgerà sotto l’egida dell’Enit e della Regione Sardegna.
“L’avventura sta per cominciare - ha dichiarato Gaetano Mura - è più di un anno che mi sto preparando. Molti mi paragonano ad un’astronauta che deve affrontare la solitudine dello spazio e le sfide di un viaggio ai limiti. Anche io dovrò affrontare per mesi la solitudine del mare, imprevisti e difficoltà estreme. Ciascuno ha la sua storia e un sogno. Il mio sogno è quello di portare a termine questa avventura in cui credo e metto tutto me stesso”.
LA SFIDA
Il giro del mondo in oltre 4 mesi si snoderà dal Mar Mediterraneo (la partenza ad ottobre è prevista da Cagliari) attraverso l’Oceano Atlantico fino al Capo di Buona Speranza, poi in senso orario attorno all’Antartide, lasciando a sinistra Cape Leeuwin (Australia) e Capo Horn, per risalire l’Atlantico e ritornare infine nel Mediterraneo. Un percorso di 25.000 miglia nautiche (46.300 chilometri). Buona parte si svilupperà in mari ostili, con condizioni meteo estreme, al limite dei ghiacci antartici.
Per gestire una navigazione in solitario ed indipendente Gaetano adotterà la tecnica dei “microsonni”, alternando veglie di 2 ore a sonni di 20 minuti. I soli compagni di viaggio di questa traversata saranno gli iceberg, le balene, gli abitanti tutti del mare, le raffiche di vento che possono superare i 100 km orari e onde di oltre 10 metri. L’impresa sarà compiutaa bordo di un Class 40, una barca da regata ‘monotipo’ di 12 metri, allestita ad hoc per questa impresa.
La salute prima di tutto, Gaetano Mura come “centralina” biomedica
Gaetano Mura sarà sotto osservazione medica giorno dopo giorno, si tratta infatti di un’occasione unica per studiare le risposte e gli adattamenti di un organismo umano alla prolungata permanenza in condizioni ambientali estreme. La sfida è stata raccolta da un gruppo interdisciplinare di studiosi e ricercatori che fanno capo ai professori Vincenzo Piras, Alberto Concu e Maurizio Porcu, del sistema ospedaliero universitario di Cagliari. Alterazione ematiche e del sistema nervoso, della forza muscolare e della capacità contrattile del cuore, frammentazione del sonno e aumento dei tempi di reazione, sistema immunitario sotto stress: questi alcuni dei rischi cui è sottoposto un Ocean Racer.
Per controllare lo stato psicofisico di Mura, è previsto il monitoraggio in remoto di numerosi indicatori dello stato di funzione dei principali organi. Un controllo che avverrà quotidianamente e regolarmente attraverso sistemi sicuri, non invasivi e di facile applicazione, basati su una piattaforma informatica ICT appositamente progettata e messa a punto dal gruppo di ricerca.
I principali sistemi bio-medici di controllo e acquisizione dati sono il Remote Cardiac Output Recorder, il Telemetric Brain Tracking e la Photogrammetric Motion Analysis.
Nella cambusa cibo naturale patrimonio della Sardegna e elisir di lunga vita
Nell’impresa di Gaetano Mura c’è una parte essenziale: la cambusa. La cambusa conterrà alcune eccellenze agroalimentari sarde, prodotti di eccellenza, concepiti in modo genuino e autentico in una terra ricca di ambienti incontaminati e dove la qualità della vita è elevata.
Alcuni di questi prodotti, come i pani biscottati, le paste, i formaggi DOP sardi, i legumi, il tonno, e altri prodotti tradizionali e certificati, come l’olio DOP di Sardegna, raccontano una dieta che ha reso la Sardegna anche una delle blue zone del pianeta, una delle zone a maggiore longevità al mondo. La longevità è, infatti, anche frutto della dieta e di uno stile di vita sano e attivo, ricco di benessere fisico e spirituale. Sono tutti prodotti adatti ad essere trasportati e conservati per mesi, in assenza di frigorifero, perché concepiti in una società agropastorale dove ad esempio il pane carasau doveva durare mesi al pastore, durante la transumanza.
Gaetano Mura diventerà quindi anche ambasciatore del patrimonio agroalimentare e della cultura gastronomica sarda, delle produzioni sarde che comprendono 40 tra DOP e IGP, 189 prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) e alcuni pregiati presidi Slow Food. “Gaetano Mura – ha sottolineato l’antropologa dell’alimentazione Alessandra Guigoni – farà il giro del mondo e queste eccellenze agroalimentari sarde faranno il giro del mondo con lui, come beni culturali che parleranno della Sardegna al pianeta attraverso l’impresa del navigatore, il suo itinerario, le sue conquiste e fatiche”.
Un’impresa per rilanciare l’immagine della Sardegna e monitorare l’ambiente
L’impresa di Gaetano Mura va si inserisce nella strategia di rilancio del turismo sardo. “Sardegna Isola Del Vento” è, infatti, il brand che accompagna il progetto di sostegno agli sport velici di cui il velista sardo è sicuramente uno dei maggiori ambasciatori.
Gli sport del mare, parte consistente dell’offerta del turismo in Sardegna, sono uno straordinario attrattore nel corso di tutto l’anno, così come sono uno straordinario veicolo di promozione gli eventi velici che vedono sardi e la Sardegna protagonisti: attraverso appuntamenti affascinanti e di valore mondiale come la regata in solitaria di Gaetano Mura. L’impresa creerà infatti interesse per l’isola e servirà da piattaforma mediatica per accrescere l’attenzione sulla Sardegna e il suo ritorno d’immagine, in particolare attraverso i canali social e i media più attuali.
La sostenibilità e l’ambiente sono da sempre al centro delle avventure marine di Gaetano Mura. Anche questa volta registrerà con mezzi audiovisivi le condizioni dei mari e degli oceani che attraverserà e sarà testimone “oculare” di tutte le forme di vita che incontrerà.
Gaetano Mura, 48 anni, ocean racer sardo di Cala Gonone, sposato con Carla e padre di Alessio e Marta. Naviga con ogni mezzo da quando era bambino. Oggi vuole battere il record dell'unico navigatore al mondo che abbia compiuto il giro del mondo a bordo di un Class40: il cinese Guo Chuan che, nel 2013, ha impiegato 137 giorni (21.600 miglia nautiche).
Da bambino Gaetano "ruba" la piccola barca del padre Salvatore per esplorare il mare vicino casa, si imbarca su pescherecci, poi al comando di navi per il trasporto passeggeri. Il servizio di leva in Marina Militare. A 20 anni restaura il Dovesesto, un fatiscente veliero d’epoca di 23 metri e organizza crociere in tutta la Sardegna.
Poi l’attività agonistica, attraverso cui scopre la grande passione per le regate oceaniche, fra cui la Minitransat nel 2009 e la Transat Jacques Vabre, la “Rotta del Caffè”, nel 2013, che riesce a concludere al 12° posto malgrado abbia disalberato e subito danni evitando la collisione con un cargo.
Raccontare l'oceano, il rispetto dell'ambiente e del mare a un pubblico di tutte le età è certamente fra le sue priorità.
Ufficio stampa
Gaetano Mura
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