Ginosa è un comune della provincia di Taranto in Puglia, si erge sul primo gradino delle falde meridionali della Murgia tarantina a 240 m s.l.m. già facente parte della Comunità Montana della Murgia Tarantina.
« Genusium, posta al centro tra Taranto e Metaponto, capitale della Magna Grecia è famosa anche per aver dato asilo a Pitagora, aveva mura e templii agli idoli innalzati e quello a cui rendea speciale culto era il dio Giano »
(Sesto Giulio Frontino, De coloniis, III cap.)
Gimosa - La Chiesa Madre intitolata a San Martino di Tours
Ginosa, che comprende anche il litorale di Marina di Ginosa, è l'ultimo comune della provincia jonica al confine con la Basilicata.
L'ampio e diversificato agro spazia dalla gravina al mare, dalle pianure ai paesaggi collinari, e si estende alla murgia interrotta soltanto dalla zona Casale, fenditura della roccia calcarea di 3 km che circonda l'intero centro storico. In questi ambiti naturali si avvicendano vigneti, ortaggi e olivi.
Marina di Ginosa - Spiaggia
Storia
Genusia fu un importante centro Peuceta (le cui origini risalgono a diversi secoli a.C.),il più vicino alla città di Taranto con cui a fasi alterne strinse relazioni commerciali, fino all'arrivo dei Romani che assorbirono gli Apuli nello stato unitario nascente e assoggettarono Taranto.
Diversi sono i pareri sull'etimologia. Attualmente il più accreditato (alla luce di alcuni frammenti di Sesto Frontino) farebbero derivare il nome Ginosa da Genusia, in quanto le popolazioni locali erano devote al culto di Giano.
Il busto di Giano esposto ai Musei Vaticani
Taluni studiosi tuttavia fanno risalire il suo nome alle genti provenienti dall'antica Illiria, dove scorre il fiume Genusus. Nella città vecchia, poi, fu trovata una tavoletta in bronzo, che si conserva nel Museo Nazionale di Napoli, da cui rilevasi che Ginosa nel 365 dell'era volgare, sceglie per padrone un certo Flavio Successo Ornato.
Negli ultimi decenni del secolo scorso furono rinvenuti altri vasi antichi presso Ginosa e vennero illustrati dal Marchese Arditi, dal Visconti e dal Miani, il quale rilevò sei delle fatiche di Ercole. Questi vasi furono per un tempo esposti nel palazzo reale di Capodimonte, donde poi furono trasportati al Museo Nazionale di Napoli.
Antico vaso rinvenuto negli scavi archeologici di Ginosa e conservato al Museo Nazionale di Napoli
Più note sono le vicende alla fine del medio evo. Nel 1085 Ginosa face parte con Matera e con Laterza della Contea di Lecce.
Nel secolo XIII la possedettero i Sanseverini, a e dopo fu annessa al Principato di Taranto e fu fortificata da Manfredi, figlio di Federico II. Luigi Dei Conti Miani, in una breve monografia di Ginosa stampata pochi anni or sono raccoglie alcuni documenti di questo tempo e parecchie notizie dei vari oggetti e vasi antichi da lui rinvenuti.
Gravina di Ginosa
Morto Giovanni Antonio Orsini, ultimo principe di Taranto, nel 1463 il feudo di Ginosa passò al demanio, e il Re Ferdinando I lo donò a Pirro del Balzo, che ribellatosi, lo perse; e il re poi lo diede al suo figlio Federico, che ne stabilì i confini. Questo salito sul Trono di Napoli nel 1496 donò il feudo ad Antonio Grisone, cui successe il figlio Federico, e poi il nipote Antonio nel 1515.
Passo dopo ai Doria nel 1556, ai Grillo nel 1606, agli Spinola Marchesi de Los Balbases j Alcanices nel 1629. L'ultimo arede si questa famiglia, lo lasciò alla regina di Spagna, che ancora possiede una vasta tenuta nel feudo di Ginosa, che attualmente sta facendo bonificare.
Ginosa - Il Castello Normanno
Il principale monumento di Ginosa è il Castello normanno, in zona orologio, fatto costruire nel 1080 da Roberto il Guiscardo per difendersi dalle incursioni saracene. Il castello di Ginosa originariamente era munito di tre torri merlate e di un ponte levatoio, elementi architettonici che furono demoliti quando nel XVI secolo, quando il comune ionico divenne baronia della potente famiglia Doria.
Così il Castello acquisì l'aspetto di un grande palazzo che ancora oggi si erge poderoso a dominio di tutto l'antico abitato. Il Castello normanno compare anche nello stemma araldico che simboleggia il comune.
Ginosa - Il Castello Normanno
Marina di Ginosa
La frazione di Marina di Ginosa, a circa 25 km da Ginosa, è una delle località balneari maggiormente frequentate dell'arco ionico tarantino. Inizialmente denominata "Ginosa Scalo" per la presenza della stazione ferroviaria, era da molti conosciuta come "Stornara", a causa degli storni che numerosi vi fanno ritorno in autunno, o "Venticinque" per l'ubicazione al Km 25 della ex ss580 (e cioè alla fine della stessa) e il numero del casello ferroviario.
Fu solo nel 1956 che l'allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi attribuì alla borgata la denominazione ufficiale di "Marina di Ginosa".
Marina di Ginosa - La spiaggia
Oggi Marina di Ginosa ha un tessuto urbano più esteso di Ginosa e conta di una popolazione stabile di circa 6.000 abitanti, che durante il periodo estivo supera le 100.000 unità. Per la qualità del suo mare e delle sue spiagge sabbiose la FEE le ha riconosciuto per tredici anni la Bandiera Blu (nel 1995, nel 1997 e nel 1998, poi dal 1999 al 2001 e ininterrottamente dal 2003 al 2012).
Ha inoltre ricevuto, per la stagione estiva 2009, le 3 Vele Blu da Legambiente. Caratteristica predominante delle spiagge di Marina di Ginosa è la pineta di arbusti di macchia mediterranea che incorniciano per chilometri tutto il litorale.
Marina di Ginosa - Mare e stabilimenti balneari
La festa patronale di Sant'Antonio da Padova si tiene il 12 e 13 giugno. Politicamente parlando, una questione molto sentita dalla popolazione della frazione marinese è il tentativo di riconoscere l'indipendenza amministrativa dal comune di Ginosa.
Marina di Ginosa dispone di una stazione ferroviaria all'interno del paese e di una stazione meteorologica. La stazione meteorologica di Marina di Ginosa è una delle tante situata nella costa ionica. La stazione è di riferimento per il servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare e per l'Organizzazione Mondiale della Meteorologia, relative alla località di Marina di Ginosa. Il mercato cittadino si svolge ogni venerdì mattina.
Ginosa - Festa di Sant'Antonio
Marina di Ginosa è stata gravemente colpita da un'alluvione durante la notte fra l'1 ed il 2 marzo 2011.
Economia e turismo
A partire dalla seconda metà degli anni ottanta l'economia ginosina, che precedentemente si basava quasi esclusivamente sull'agricoltura, ha avuto un notevole impulso.
Un settore in forte sviluppo è quello turistico su Marina di Ginosa che ha portato all'ammodernamento degli impianti balneari, alla valorizzazione delle spiagge, del Parco Comunale e della pineta Regina, al rifacimento dell'intero percorso stradale che collega Ginosa a Marina di Ginosa, con il conseguente insediarsi sul territorio di villaggi turistici, camping e discoteche.
Da quasi ventanni il comune di Ginosa ottiene la “Bandiera Blu” della FEE per la qualità del suo mare.
Marina di Ginosa - La spiaggia e le attrezzature balneari
Lunghe spiagge sabbiose protette da una verde pineta e dalla macchia mediterranea, numerose strutture ricettive e, soprattutto, un mare meraviglioso.
Cucina
La provincia messapica anch’essa è ricca di piatti tipici. La tavola s’identifica soprattutto con le preparazioni a base di pesce e molluschi (la cozza tarantina va per la maggiore). Cozze alla “peppetedda”, Linguine alla tarantina, Timballo di cicorielle e il Pesce alla tarantina.
Cozze alla “peppetedda”
Non vanno dimenticati altre succulente pietanze come la preparazione di piatti con vari tipi di carne d’allevamento (mucche, capretti, conigli, maiali, pollame), legumi, verdure e le varie forme di pane di cui l’aria tarantina offre numerose tipologie, sia per la forma sia per il sapore. (www.dondialetto.it)
Il porto
E' in fase progettualeil porticciolo di Marina di Ginosa. Il porticciolo è un progetto inseguito fin dai primi anni ’80 e spesso promesso nelle campagne elettorali, come fattore di sviluppo del turismo.
Il Porticciolo Turistico Marina di Ginosa
Contrada Marinella, snc
74013 Marina di Ginosa TA
In alternativa:
COORDINATE
PORTO DEGLI ARGONAUTI
40°20',00 N 16°49',05 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 74
E-mail: info@portodegliargonauti.it
Telefono: 0835-470218
MARINA DI PISTICCI (MT)
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