Questo tratto di costa, lungo sei chilometri, comprende un paesaggio dai forti caratteri mediterranei che dal mare scivola oltre le dune, attraverso la macchia mediterranea e le paludi, fino ad un uliveto secolare.
Ogni forma e colore del Parco é voluta e modellata dal mare.
Area Marina Protetta Torre Guaceto - Foto da DEPOSITPHOTOS
La Riserva Marina
Il tratto di litorale che delimita l'AMP, nonostante sia relativamente breve, è caratterizzato da una linea di costa molto varia; in particolare, in corrispondenza del lato meridionale della Torre di Guaceto, la costa è lineare ed è costituita prevalentemente da una falesia argillosa.
In prossimità della Torre e per alcune centinaia di metri rispetto al lato settentrionale della stessa, la costa è caratterizzata da una piccola falesia rocciosa con contorni frastagliati che formano una serie di piccole insenature. Nel tratto successivo, continuando verso Punta Penna Grossa, la costa diventa bassa e sabbiosa.
Area Marina Protetta Torre Guaceto - Foto da DEPOSITPHOTOS
Dune Costiere
La formazione delle dune è dovuta all'azione congiunta del vento proveniente dal mare, che trasporta i granelli di sabbia verso l'interno, e dell'effetto frenante offerto dalle piante pioniere che crescono sulla spiaggia, che modellano i depositi sabbiosi parallelamente alla linea di costa.
Fondale roccioso
Il fondale roccioso è l'ambiente più conosciuto dagli apneisti. La presenza di un substrato fisso offre maggiore possibilità agli animali bentonici di colonizzare, poiché in mare c'è una grossa competizione per lo spazio.
Nella zona mesolitorale è frequente trovare molluschi monovalvi che si appiattiscono sulla roccia, trattenendo all'interno della valva acqua marina, in grado di garantire all'animale la sopravvivenza durante il periodo di emersione.
Area Marina Protetta Torre Guaceto - Foto da DEPOSITPHOTOS
Fondale sabbioso
L'individuazione di organismi sui fondali sabbiosi richiede una maggiore attenzione, perché, a parte alcuni animali nectonici che si spingono su questi fondali in cerca di cibo, la maggior parte degli abitanti si è adattata a vivere seppellita sotto la sabbia.
Posidonieto
I fondali sabbiosi nella fascia ben illuminata del mare (da -3 fino anche a -25 m) accolgono un ambiente del tutto caratteristico del Mediterraneo: la prateria di Posidonia oceanica. Questo vegetale marino non è un'alga ma, per l'appunto, un'erba, poiché è provvisto di radici, foglie e frutti.
Area Marina Protetta Torre Guaceto - Foto da DEPOSITPHOTOS
Questa pianta è tipica del mediterraneo e si sviluppa lungo le coste del Salento. Le foglie cadute della pianta si accumulano nella stessa prateria, ma il moto ondoso invernale le asporta e le accumula lungo le spiagge.
Coralligeno
Questo ambiente, di cui rimangono solamente poche postazioni lungo il Salento, si trova nella zona circalitorale. Le alghe di queste profondità, pertanto, appariranno per lo più rosse o brune proprio perché, assorbono solo la componente verde-azzurra della luce (che è quella maggiormente penetrante nell'acqua).
Torre Guaceto - I fondali
La Riserva Statale
La Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto si estende per circa 1.200 ha presentando un fronte marino che si sviluppa per 8.000 mt.
L'area è configurata come un rettangolo più o meno regolare, con una profondità media di 3.000 metri, attraversata e divisa dalla strada statale n°379.
I sistemi che si sviluppano a monte e a valle della strada statale sono profondamente diversi.
Area Marina Protetta Torre Guaceto - Foto da DEPOSITPHOTOS
La Macchia Mediterranea
La macchia mediterranea è un ecosistema costituito essenzialmente da piante arbustive e da alberi di piccole dimensioni. La sua ampia diffusione in tutto l'areale mediterraneo costiero deriva dalla progressiva scomparsa dei boschi sempreverdi al climax, dovuta ad incendi, disboscamenti e fenomeni di degrado. Originariamente la presenza delle leccete confinava la macchia mediterranea ai limiti delle formazioni boschive o ne limitava lo sviluppo a sottobosco
.
Torre Guaceto - La macchia mediterranea
La Zona Umida
La presenza a Torre Guaceto della zona umida e le conseguenti relazioni che si vengono a creare con gli ambienti limitrofi, rappresentano la caratteristica naturalistica tra le più importanti dell'area.
La zona umida connota profondamente l'area, tanto che il nome Torre Guaceto deriva dal toponimo arabo Gaw-Sit, che vuol dire "luogo dell'acqua dolce"; tale nome deriva dal fatto che la zona è alimentata da polle sorgive d'acqua dolce.
Essendo posta lungo la costa, però, la zona umida è d'acqua salmastra.
Torre Guaceto - La zona umida
Il Sistema Agricolo
La Riserva naturale di Torre Guaceto è estesa 1.114 ettari dei quali 716 ettari ricadenti nel Comune di Carovigno e 398 ettari nel Comune di Brindisi.
L'area ha subito dagli anni '50 ad oggi una profonda evoluzione in quanto la zona è stata interessata dalla Riforma Fondiaria attraverso gli appoderamenti assegnati e l'assegnazione alle famiglie contadine, ai successivi frazionamenti ed al livello di affrancamento della proprietà fondiaria dall'Ente Riforma, che sino ad oggi ha raggiunto circa l'80%.
Area Marina Protetta Torre Guaceto - Centro visite
Attività sportive
Tra le varie attività sportive possibili all'interno del parco segnaliamo:
Corsi di Tecnica della Vela
Il corso della durata di 2 settimane è consigliato per iniziare lo sport della vela.
Torre Guaceto - Centro Velico
In due settimane prenderai confidenza con le imbarcazioni, riuscirai a compiere le principali manovre e giungerai a sperimentare le potenzialità delle derive sportive.
La prima settimana navigherai sui Trident, derive ampie e stabili; la seconda navigherai sulle imbarcazioni a due posti del DEV 2, più piccole e più veloci e anche più "divertenti". L'attività a tempo pieno comporta un esercizio intenso, il modo più efficace per conoscere questo sport affascinante e impegnativo.
Seawatching
Un'immersione nel blu del mediterraneo come un breve cammino di ritorno all'acqua per raccogliere impressioni ed emozioni.
Torre Guaceto - Seawatching
L'attività proposta consiste in un'esperienza, accessibile anche a meno esperti, di snorkeling, cioè di immersione con maschera e pinne e boccaglio.
Corsi subacquei:
L'emozione del primo respiro sott'acqua, il primo passo verso la conoscenza delle creature marine, l'approccio all'incredibile ecosistema sommerso proposto in maniera naturale ed estremamente graduale per permettere a tutti di avvicinarsi al mondo delle immersioni con autorespiratore.
Si effettuano corsi in più lingue a tutti i livelli, da principiante ad istruttore.
Torre Guaceto - Corsi subacquei
Immersioni guidate:
Coloro che invece sono già in possesso di un brevetto subacqueo potranno godere della biodiversità dell'Area Marina Protetta ed essere guidati su favolose secche e suggestivi relitti lungo il litorale brindisino.
Le escursioni includono passaggio barca, guida subacquea e bombola da 12 lt in alluminio.
Navigazione da diporto
Nell’area marina protetta non è consentito l’utilizzo di moto d’acqua o acquascooter e mezzi similari, la pratica dello sci nautico e sport acquatici similari e la navigazione alle navi da diporto. Nella zona A non è consentita la navigazione.
Nelle zone B e C è consentita la sola navigazione a vela, a remi o con motori elettrici.
L’attività di scuola vela è consentita nella sola zona C.
Ancoraggio e ormeggio
Nelle zone B e C è consentito l’ormeggio delle unità autorizzate ad attività diving esclusivamente ai gavitelli singoli posizionati dall’Ente gestore.
Nella zona C è consentito, previa autorizzazione dell’Ente gestore l’ormeggio dei natanti e delle imbarcazioni nei campi boe predisposti. L’ancoraggio è vietato.
In copertina Area Marina Protetta Torre Guaceto - Foto da DEPOSITPHOTOS
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